Paura per due gemelline Il padre si toglie la vita e loro sono scomparse

FoggiaLa sua tragica e disperata fuga è finita lungo un binario delle ferrovie all’altezza di Cerignola, una cinquantina di chilometri da Foggia: qui, poco prima delle undici dell’altra sera, è stato trovato il cadavere di Matthias Kaspar Schepp, 44 anni, canadese residente a Saint Sulpice, sobborgo di Losanna, in Svizzera, dirigente di una multinazionale, che si era allontanato da casa insieme alle figlie, due gemelline di sei anni. E adesso, proprio da questo angolo di Puglia è cominciata una corsa contro il tempo per rintracciare le bambine. «Le nostre ricerche partono ovviamente da Cerignola ma non escludiamo che le bimbe possano essere altrove», dice il dirigente della squadra mobile di Foggia, Alfredo Fabbrocini.
L’unica cosa certa in questa storia che presenta ancora molti lati oscuri è la tragica fine del 44enne: è stato un suicidio. Dubbi e timori invece si addensano sulla sorte delle bambine, alimentati anche da una cartolina da Marsiglia che il 31 gennaio l’uomo ha inviato alla moglie, Irina Lucidi, 44 anni, di Ascoli Piceno, da cui si era separato: c’è scritto che si sentiva perso senza di lei e che ormai era senza speranze. Ma non solo, perché ci sono anche riferimenti alle figlie, Alessia e Livia.
Intanto, mentre cresce la preoccupazione, la polizia è impegnata nella ricostruzione degli ultimi spostamenti di Matthias Kaspar Schepp. I rapporti in famiglia si erano ormai lacerati, la coppia si era separata da poco. L’uomo il 29 gennaio avrebbe telefonato alla moglie dicendo che quel giorno sarebbe andato lui a prendere le bambine a scuola e precisando che le avrebbe tenute per il weekend; il giorno dopo avrebbe inviato un messaggio sms riferendo che per lunedì le avrebbe riportate a casa. Ma così non è stato: quello è stato l’ultimo contatto tra moglie e marito. Il 44enne è partito, è stato prima in Francia e poi in Italia. Ma non è chiaro come mai abbia deciso di concludere la fuga proprio in Puglia, a Cerignola. «Qui non ha nessun parente, nessun amico», precisano alla polizia. Nel parcheggio della stazione è stata trovata la sua auto, una Audi A6 station wagon nera con targa svizzera, ma in macchina non c’era nulla che possa rivelarsi utile alle indagini. Secondo la ricostruzione degli agenti giovedì sera il 44enne ha imboccato la via di accesso ai binari e si è lanciato contro l’Eurostar Milano-Bari, in transito a Cerignola alle 22,47. Il macchinista lo ha visto lanciarsi contro il convoglio, ma non ha potuto far nulla per evitare la tragedia, probabilmente innescata dal dolore per una famiglia in frantumi.
In queste ore le indagini si sviluppano tra Svizzera, Francia e Italia. La moglie di Schepp ha raggiunto il commissariato di Marsiglia, tappa del folle viaggio del marito. La donna ha parlato con gli investigatori, ha tentato di fornire indicazioni utili, è sconvolta. Ma non ha perso le speranze. Che sono legate soprattutto alle imponenti battute di ricerca organizzate in Puglia: la polizia ha perlustrato e continua a pattugliare la zona della stazione di Cerignola e le campagne di Capitanata insieme a carabinieri, vigili del fuoco e corpo forestale dello Stato; vengono utilizzati anche i cani impiegati nei casi di persone scomparse, ma delle bambine ancora nessuna traccia. La procura di Foggia ha aperto un’inchiesta, diretta dalla pm Lidia Giorgio.
Dopo l’allontanamento del 44enne è stata creata una pagina Facebook: è stata chiamata «Missing Alessia & Livia», è spiegato che padre e figlie sono sparite il 30 gennaio, e viene inoltre precisato che l’uomo è stato visto l’ultima volta a Marsiglia. Ieri è stato fatto un aggiornamento della schermata con la notizia del ritrovamento del corpo.

«Noi abbiamo bisogno del vostro aiuto», c’è scritto nella speranza che una traccia sulla sorte delle gemelline possa affiorare dal web. Un appello è stato pubblicato in francese e in italiano anche sul sito della polizia del cantone di Vaud.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica