da Milano
Una puntata fino al picco storico di 68 dollari il barile a New York nellafter hours, poi un ripiegamento sotto i 67 dollari dopo che le previsioni meteo dicono che la tempesta tropicale Katrina dovrebbe evitare le installazioni petrolifere e di gas nel golfo del Messico Usa. I prezzi del greggio erano saliti per le preoccupazioni sul lato dellofferta con i problemi alla produzione in Irak ed Ecuador rafforzati dai timori per sufficienti scorte di benzina negli Usa e dallarrivo della nuova tempesta tropicale.
Il Fondo monetario internazionale sta intanto monitorando i possibili effetti del caro-greggio sulle economie asiatiche. «Pensiamo - ha osservato il direttore generale, Rodrigo Rato - che se il greggio manterrà anche in futuro le attuali alte quotazioni, la crescita dellAsia sarà certamente colpita». Rato ha poi invitato alcuni Paesi dellarea, come Indonesia e Filippine, ad agire tempestivamente, usando la politica monetaria e fiscale per neutralizzare il rialzo dellinflazione.
In Italia si sta invece valutando se vi sono i margini per ridurre le accise, in modo da contenere i prezzi dei carburanti. «Aspettiamo la prima settimana di settembre, quando la Commissione incaricata concluderà i suoi lavori, per capire come si può incidere sullaccise e per venire incontro a questo eccessivo aumento del costo del petrolio», ha detto il ministro delle Attività produttive, Antonio Scajola. «Non è un problema solo nostro. Il caro petrolio - ha aggiunto Scajola - incide su tutte le economie e in particolare modo su quelle europee. Ma la scelta folle di abbandonare il nucleare, 20 anni fa, ci ha messo in gravi difficoltà rispetto agli altri.
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