La Borsa chiude in rialzo anche l'ultima seduta della prima settimana di un anno cominciato con il segno positivo: l'indice Ftse Mib sale dello 0,43% a 23.811,13 mentre l'AllShare segna +0,35%. Il rialzo, più marcato nella prima fase delle contrattazioni quando l'indice ha anche toccato un massimo a 23.911, ha rischiato di essere annullato dalle cattive notizie sull'occupazione negli Usa. Un avvio debole ma migliore delle attese a Wall Street ha aiutato comunque i listini europei a ritrovare il segno positivo con cui sono arrivati a fine giornata. Bene, in piazza Affari, soprattutto i bancari, con rialzi attorno all'1%, ma anche le costruzioni. Fra i titoli guida, spicca la performance di Italcementi (+3,59%), favorita dalle voci su un nuovo accordo in Asia e il lancio di un bond da 700 milioni; bene anche Buzzi Unicem (+2,31%) e Impregilo (+2,07%). Dei bancari, Unicredit era partito alla grande, fino a guadagnare oltre il 2%, sull'onda dell'entusiasmo per i termini dell'aumento di capitale da 4 miliardi che parte lunedì prossimo, ma, in chiusura, il rialzo si è ridotto allo 0,94%; meglio ha fatto Intesa Sanpaolo (+1,35%) con il Monte Paschi (+1,6%). Gli energetici, inizialmente penalizzati dalla frenata del petrolio, hanno chiuso con moderati progressi: Eni fa + 0,05% e Saipem +0,49%; rialzo anche per Enel (+0,42%) mentre A2A (-0,35%) è stata penalizzata dalla prospettiva di un confronto con i soci francesi di Edf su Edison, che al contrario beneficia della situazione (+1,24%). In calo Telecom Italia (-1,2%), dopo i forti progressi dell'inizio della settimana, sulle voci di problemi con l'antitrust in Argentina.
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