La pioggia di Ferragosto fa il gavettone al turismo

La pioggia di Ferragosto fa il gavettone al turismo

(...)(a stasera, maltempo permettendo) la manifestazione Torta dei Fieschi. Spiagge ovviamente deserte da Alassio alle Cinque Terre dove i gestori degli stabilimenti balneari hanno alzato finora bandiera bianca, per la crisi, e non soltanto quella rossa, per le cattive condizioni meteorologiche. L'Arpal sventola bandiera nera e annuncia che sul litorale ligure sono caduti duecento fulmini e che nell'entroterra l'altra notte sono caduti, in poche ore, 70 millimetri di pioggia. La situazione, tuttavia, è rimasta critica a Sestri Levante, con picchi di 120 millimetri di pioggia caduti in meno di un'ora. Ad Albenga si è allagata la strada a Pontelungo e ci sono stati allagamenti in molti scantinati della zona a mare, con frequenti black out dell’energia elettrica.
A Porto Venere si devono ancora fare i conti dell'alluvione. Dopo il venerdì nero anche il sabato di Ferragosto nella perla del levante si registra la chiusura dell'accesso viario al borgo e quindi l'opera di centinaia di uomini della Protezione Civile (in gran parte volontari) per salvare il salvabile. Mezza Porto Venere è in ginocchio. In giro i turisti sono pochi. Qualcuno ha tuttavia cominciato la conta dei danni. Si parla di almeno sei milioni di euro.
Le situazioni più grave di tutte sono quelle di località Arenella e delle case in via Garibaldi. Anche il municipio è colpito gravemente, l'ufficio del locale Parco Naturale non c'è più, invaso dal fango è diventato un cumulo di detriti. All'Arenella lo stabilimento balneare, gestito dalla società comunale, è praticamente distrutto. Il mare di fango ha invaso anche tre palazzine della zona, allagate scale, androni e cantine, molte delle quali adibite a piccoli appartamenti estivi. Alcune auto sono state sepolte dal pietrisco. Manca l'acqua, il gas e la luce.
Porto Venere è colpita al cuore, nella sua economia principale, quella turistica. La strada chiusa, il fango e i danni ad alcune attività hanno compromesso in modo irrimediabile la stagione.
E così in una Porto Venere invasa ancora dal fango e segnata dalla pioggia ci si interroga sulle cause di questo evento. Certo, si è trattato di un fenomeno meteo eccezionale, del resto si parla di tonnellate d'acqua in poche ore (oltre il doppio dello standard massimo), ma non c'è solo questo. Infatti è noto che gli straripamenti siano avvenuti solo dove sono state realizzate, o sono ancora in fase di realizzazione, opere edilizie recenti. Si parla del nuovo posteggio scavato sottostrada, a margine del canale che ha invaso la zona dell'Arenella, di un altro posteggio nella zona del borgo antico, di sbancamenti e ristrutturazioni a metà collina.

E poi basta guardare il materiale sceso a valle, come nel caso di Piazza Bastreri, dove è evidente la presenza di molti detriti edili.
«I danni sono ingenti - ha commentato il sindaco Massimo Nardini - anche se non ancora pienamente quantificabili».

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