Davide Rebellin entra in scia, poi esce e va. Vince la Coppa Agostoni davanti a Vincenzo Nibali, ovvero l'uomo che ha trionfato al Tour de France del 2014 e al Giro del 2013. Nibali ha 30 anni. Rebellin 44.
È l'era dello sportivo eterno, questa. Nell'ultima settimana abbiamo visto Flavia Pennetta prendersi gli Us Open a 33 anni, in finale con Roberta Vinci che di anni ne ha 32. Roger Federer è arrivato in finale negli ultimi due tornei del Grande Slam di tennis a 35 anni. Valentino Rossi è primo nella classifica della MotoGp a caccia del decimo titolo mondiale a 36 anni. Luca Toni ha vinto la classifica marcatori dell'ultimo campionato di Serie A a 38 anni e ha ricominciato la stagione che lo porta fino al trentanovesimo anno con la media di un gol ogni due partite. Il futuro non ha creato, come molti pensavano, atleti bambini che distruggono i vecchi, macchine sportive da allevare in batteria e poi lasciar deperire in fretta. Ha invece aiutato i vecchi a durare di più. La scienza, le tecniche d'allenamento, gli attrezzi (bici e racchette da tennis) permettono cose che fino a pochi anni fa non erano pensabili. Le carriere che si allungano rendono lo scontro generazionale più bello e più intenso.
Giovani contro vecchi, incredibilmente può non essere più una questione di forza fisica quanto di talento. Chi ce l'ha e chi no, a prescindere dall'età. È lo sport moderno, migliore di quello del passato, al di là di ogni previsione e al di là di ogni timore catastrofista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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