Aquarius verso Valencia E la guardia costiera salva altri 500 profughi

Soccorsi ieri in quattro operazioni al largo della Libia. Sbarcano i 41 della nave Trenton

Aquarius verso Valencia E la guardia costiera salva altri 500 profughi

Mentre Matteo Salvini insiste con la linea dura («Nessuno mi toglie dalla testa che ci sia un progetto per togliere la voglia di fare figli ai ragazzi italiani qualcuno dice "i figli ve li mandiamo già da vent'anni sui barconi così non dovete neanche cambiare i pannolini», ha detto ieri il ministro dell'Interno durante un comizio a Orbassano), il suo collega Danilo Toninelli sembra andare nella direzione opposta. Il titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, ha annunciato che la nostra Guardia costiera ha risposto alle chiamate provenienti da quattro imbarcazioni e sta andando a recuperare circa 500 naufraghi nel mare libico. «Nessuno può dire che ci sottraiamo alle nostre responsabilità - ha scritto Toninelli in una nota -, men che meno che siamo razzisti o xenofobi. L'Italia è sempre stata e rimane in prima linea quando si tratta di salvare vite umane».

Detto questo, Toninelli ha comunque rimarcato che «la misura è colma» e che così non si può andare avanti». Il pentastellato ha chiamato ancora una volta in causa l'Europa: «Su 23 Paesi che affacciano nel Mediterraneo l'Italia sia l'unica a farsi carico di questa emergenza, non è accetabile. Proprio mentre il presidente francese Emmanuel Macron e il nostro presidente del Consigli discutono di politiche migratorie e già si avverte il segno di innovazione apportato dal nostro governo, le nostre grandi professionalità del mare vengono messe ancora una volta a dura prova e sottoposte a condizioni di stress per altissime ragioni umanitarie. Ora, dopo l'intervento della Spagna, aspettiamo un segnale forte dalla Ue».

La notizia degli altri 500 migranti presi in carico dall'Italia arriva nello stesso giorno in cui la centrale operativa della Guardia costiera ha risposto positivamente alla richiesta di assunzione di coordinamento delle operazioni di soccorso che hanno coinvolto la Trenton, nave della Marina Usa che martedì ne aveva salvati 41 davanti alle coste libiche. Altri 12, purtroppo, erano già morti ed erano stati lasciati in mare. Domani mattina gli americani entreranno nelle acque Sar italiane e li trasborderanno sulle nostre motovedette che poi si dirigeranno verso un porto ancora da designare.

Nelle stesse ore dovrebbro finalmente arrivare a Valencia la Aquarius, il Dattilo e la Orione. Ieri le navi, che costeggiavano ancora la Sardegna, sono state rifornite dalla Guardia costiera italiana con noci, banane essiccate, zuppe liofilizzate e giocattoli. A bordo ci sono 629 persone sfinite da un viaggio che il maltempo ha reso simile a un'odissea, circa 20 di loro presentano gravi ustioni dovute a una prolungata esposizione al mix di carburante e acqua salata. Attraverso le testimonianze incrociate dei profughi si è inoltre scoperto che due persone mancano all'appello: «Presumiamo che siano annegati durante le operazioni di salvataggio dello scorso weekend», ha spiegato il personale di Medici Senza Frontiere.

La Spagna si prepara ad accogliere il convoglio, ma allo stesso tempo si riserva di verificare se tutti abbiano diritto all'asilo.

«Di ogni persona sapremo se ha status di rifugiato, se è migrante economico e anche, naturalmente, se è colpevole di certi reati che lo rendano suscettibile di espulsione - ha spiegato la portavoce del governo di Madrid, Isabel Celaa -. In questo caso agiremmo come agisce normalmente l'Europa».

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