Continua la pressione del centrodestra sul governo. Se la Lega al Senato chiede le dimissioni del premier, assai improbabili almeno al momento, Silvio Berlusconi in collegamento con gli eurodeputati azzurri prende le distanze dall'operato di Giuseppe Conte: «Forza Italia giudica del tutto insufficienti gli interventi messi in campo dal governo italiano a partire dal decreto liquidità». E Giorgia Meloni, per Fratelli d'Italia, attacca: «Esautorato il Parlamento» mentre la maggioranza «si spartisce le poltrone delle partecipate».
Berlusconi sintetizza la posizione del suo partito in una nota, dopo la riunione in videoconferenza con gli altri eurodeputati, a partire dal capogruppo Antonio Tajani. Al centro del colloquio anche la posizione azzurra in vista del Consiglio europeo di domani sul quale Conte ha riferito ieri alle Camere, senza consentire il voto chiesto dal centrodestra. «Sarebbe auspicabile un'intesa tra i Paesi sui Recovery Bond» scrive il Cavaliere, che come è noto è favorevole alla linea di credito del Mes per finanziare la Sanità, senza altre condizioni. Aggiunge che l'Ue si impegni a «limitare la diffusione del virus» e a «promuovere la ricerca di un vaccino». In sintesi: «È necessario un intervento rapido per evitare che gli Stati più deboli dal punto di vista finanziario paghino un prezzo più alto in termini di crescita e di competitività relativa».
Berlusconi ha detto tra l'altro che il governo italiano «non è in grado di affrontare le sfide». Chiede poi che, «garantendo la sicurezza di tutti i lavoratori, si valuti la riapertura di alcuni settori come l'edilizia e l'agricoltura, cominciando dalle aree d'Italia meno colpite dai nuovi contagi». Un passaggio importante è dedicato al turismo: «Gli eurodeputati di Forza Italia chiedono un intervento straordinario per sostenere il settore, anche valutando di ricorrere a finanziamenti a fondo perduto».
C'è malumore nel centrodestra perché nonostante la disponibilità dell'opposizione a non terremotare il governo, non è piaciuto nell'intervento di Conte il passaggio in cui il presidente del consiglio ha detto di aver ascoltato e coinvolto le opposizioni. La capogruppo alla Camera di Forza Italia, Mariastella Gelmini, dicendo «no al Parlamento passacarte», ha parlato di «ascolto formale» da parte del governo, ribadendo la volontà di non essere «stampella di questa maggioranza». Ha criticato patrimoniale e Tobin Tax. Sulla app Immuni ha osservato che «è utile se esistono la telemedicina, la medicina di territorio e gli ospedali Covid». Maurizio Lupi di Noi con l'Italia ha insistito sulla riapertura delle scuole, partendo da «terze medie e liceo».
La Lega, che col salviniano Alberto Bagnai chiede in Senato le dimissioni di Conte, insiste sulla scarsa disponibilità della maggioranza: «Su 204 proposte fatte dalla Lega al Cura Italia, la maggioranza ne ha bocciate 203». Quanto all'Europa, la convinzione è che «l'Italia porti a casa poco o niente, soprattutto per la divisione fra Pd e 5S».
La proposta è l'«emissione straordinaria di buoni del Tesoro e l'intervento della Bce». In linea Meloni, che insiste sull'impegno della Bce ad «acquistare, come fanno le Banche centrali». Simile l'analisi: «Non si è votato sul Mes per non far emergere le contraddizioni della maggioranza».
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