"Renzi all'inizio mi stava simpatico poi mi ha deluso, come affabulatore, intrattenitore è il più bravo. Non lo comprerei per una squadra di calcio ma lo inviterei ad entrare in Mediaset come annunciatore visto che ha l"annuncite che gli viene molto bene, salvo che poi agli annunci non segue niente". Silvio Berlusconi, ospite a Di Martedì, smaschera ancora una volta il premier italiano. E sul referendum dice: "Se lascia la politica perché vince il No, a Cologno Monzese trova le porte aperte". Dopo il referendum, il Paese "lo governa ancora la sinistra perché mantiene la sua maggioranza in Parlamento" e "Renzi che ha detto che non governerà più, penso che continuerà a governare. Renzi si recherà dal Capo dello Stato per rimettere il mandato. Il Capo dello Stato, di cui ci fidiamo assolutamente, deciderà se ridargli il mandato o darlo a qualcun altro, ma, chiunque sia, si presenterà al Parlamento dove ci sarà la stessa maggioranza di prima. Quindi non cambierà asolutamente nulla".
Rischi sui mercati se vince il No? "Io no credo, non succederà nulla. Questa è una favola terroristica messa in giro da chi sostiene il Sì e recepita dai giornali vicini a Renzi anche all'estero", se vince il No "non succede nulla, si continuerà con la Costituzione con cui ho vissuto per 70 anni e ci sarà la possibilità di sedersi insieme intorno ad un tavolo per fare finalmente un referendum condiviso".
Sul premier il leader di Forza Italia poi ironizza: "Se mi metto davanti alla televisione vedo sempre e solo Renzi perché è dappertutto. Quando vedi Renzi tutti giorni in tv ti prende la testa, e quindi uno capita con il nipotino di dire "Renzi vieni qua, Renzi non fare questo".
Il principale azionista di Mediaset respinge poi le accuse di un'azienda orientata per il Sì: "Mediaset è attenta e rispetta la legge sulla par condicio, poi c'è qualche manager che ritiene buona cosa avere buoni rapporti con chi sta al governo". Berlusconi sottolinea di essere preoccupato "per tutte le aziende italiane, perché la nostra economia cresce dello 0,6% contro il 2% del resto d'Europa".
"Dopo il referendum e dopo la sentenza della corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo che spero arrivi presto a certificare la mia innocenza e la piena candidabilità io sarò a disposizione del Paese e degli italiani nel ruolo che sarà più utile all'Italia", annuncia poi il Cavaliere.
Che infine propone quattro paletti per una nuova riforma: 1)
introdurre il vincolo di mandato per i parlamentari; 2) introdurre un tetto per la pressione fiscale; 3) creare una Camera con 300 deputati e un Senato con 150 senatori; 4) eleggere direttamente il Presidente della Repubblica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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