Debiti miliardari in una delle peggiori crisi di sempre, premi tagliati dall'Uefa per i mancati ricavi da pandemia e guerra dichiarata dai 12 club «indipendentisti» al massimo organismo calcistico europeo. È la genesi della SuperLega, che ha visto la luce a poche ore dalla riforma della Champions. La querelle finirà anche nelle aule dei tribunali: i club «ribelli» hanno già inviato una lettera ai presidenti di Fifa e Uefa, Infantino e Ceferin, in cui annunciano azioni legali per stoppare sul nascere le minacce di esclusione di club e giocatori dalle altre competizioni. Una decisa risposta alla causa da 50-60 miliardi pronta a partire dalla Svizzera.
Il nuovo campionato fra i club d'élite prevederà un format con 20 squadre: 15 membri fondatori (al momento sono 12 visto che Psg, Bayern Monaco e Borussia Dortmund non hanno aderito) e altri 5 ammessi a rotazione nel torneo in base ai risultati sportivi. Due gironi da 10 squadre, le prime tre di ogni gruppo direttamente ai quarti di finale con le due vincenti degli spareggi fra quarta e quinta classificata. Dai quarti la formula ricalca quella dell'attuale Champions: gare di andata e ritorno a eliminazione diretta, finale in sfida unica. Garantite almeno 18 partite per squadra, l'ipotesi più realistica per la partenza è la stagione 2022-23, pochi mesi prima del Mondiale in Qatar. E gli incontri si giocheranno a metà settimana, esattamente come la Champions. Ma chi arbitrerà queste sfide? Ipotizzabile la presenza di direttori di gara privati, visto che quelli dell'Uefa rischierebbero sanzioni come club e calciatori.
In più la SuperLega verserà dieci miliardi di euro in 23 anni per la mutualità (434 milioni l'anno, 160 in più della quota garantita dall'Uefa), che andrà a favore di calcio femminile, giovanile e di base. Vista così, questa nuova Super League guarda all'Nba del basket americano ma ha più attinenza con l'Eurolega dei canestri, dove giocano i club più forti del continente (allargato a Russia, Turchia e Israele) divisi tra squadre fondatrici o dotate di licenza decennale e pluriennale, le wild card e la «promozione» dall'Eurocup.
A Montreux, sede del comitato esecutivo che oggi dovrebbe portare all'elezione del presidente della Figc Gravina, l'Uefa ha varato il nuovo format della Champions dal 2024: si salirà da 32 a 36 squadre, con un girone unico, in cui ogni club giocherà 10 partite (5 in casa, 5 fuori).
Le prime 8 direttamente agli ottavi, quelle classificate dal 9° al 24° giocheranno due turni di play-off che regaleranno il pass ad altre 8. Ma è evidente che una fuga dei migliori club europei svuoterebbe subito la Champions di valore.
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