Fico in missione a Bruxelles: vede tutti gli eurogruppi (tranne la Le Pen)

Lo staff di Fico: "Si è scelto, visti i tempi ristretti, di prediligere i gruppi più importanti". Ma la sua scelta fa discutere

Fico in missione a Bruxelles: vede tutti gli eurogruppi (tranne la Le Pen)

Roberto Fico è pronto per volare in "missione" a Bruxelles. Una visita istituzionale, la prima da quando è stato eletto alla presidenza di Montecitorio, che si inserisce nel pieno dello scontro tra i vertici dell'Unione europea e il governo gialloverde sulle misure economiche contenute nella Nota di aggiornamento al Def, che fissa il rapporto deficit/pil al 2,4% e che approderà in Aula giovedì prossimo, e sul fronte immigrazione, anche a seguito del decreto Sicurezza firmato da Matteo Salvini.

I due fronti aperti dal governo con l'Unione europea (la tenuta dei conti pubblici e la lotta all'immigrazione clandestina) saranno, inevitabilmente, al centro della fitta agenda di incontri che Fico avrà a Bruxelles. Secondo il calendario consultato dall'agenzia Agi, incontrerà il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani e i leader degli eurogruppi più importanti. Con due eccezioni. La terza carica dello Stato non vedrà il gruppo di cui fa parte il Front National di Marine Le Pen. "Si è scelto, visti i tempi ristretti, di prediligere i gruppi più importanti", è la spiegazione fornita dall'entourage di Fico. Non ci sarà nemmeno alcun faccia a faccia con Nigel Farage, presidente del gruppo "Europe of freedom and direct democracy" (Efdd), a causa di altri impegni del politico britannico.

"La concomitanza del viaggio di Fico a Bruxelles con le tensioni tra l'Unione europea e governo italiano sulla manovra è una coincidenza - fanno sapere fonti vicine al dossier - la visita al parlamento europeo era già stata fissata all'inizio dell'estate, viene ricordato, poi slittata e ora riprogrammata ai primi di ottobre". "Sarà comunque l'occasione - spiegano da Montecitorio - per porsi come interlocutore istituzionale".

Sul tavolo di tutti gli incontri ci saranno anche la lettera inviata da Bruxelles al ministro dell'Economia Giovanni Tria con i dubbi e le critiche sulla manovra economica e la trattativa sulla riforma del Trattato di Dublino e, più in generale, sulla necessità di una nuova politica sui migranti. Soprattutto su quest'ultimo punto sarà interessante capire se il presidente della Camera andrà a Bruxelles a difendere quanto fatto fin qui da Salvini.

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