Mentre tutto il mondo politico è in subbuglio per le pesanti rivelazioni sul suo caso giudiziario, Berlusconi non perde di vista l'obiettivo principe di questi mesi: salvare l'Italia e la sua economia. E avverte il governo che si prepara a un probabile nuovo scostamento di bilancio: «Questa volta devono considerare i nostri consigli. La situazione è grave e non possiamo permetterci passi falsi». Intervistato dal Mattino di Napoli il leader di Forza Italia è tornato a sottolineare «i ritardi pesanti e intollerabili» della macchina statale per far ripartire l'economia. «Le risorse messe a disposizione erano tante - conferma - ma l'esecutivo le ha mal gestite e ora si pensa a un nuovo scostamento di bilancio. Vedremo come si comporterà Palazzo Chigi, se finalmente ci ascolterà e si farà consigliare prima di decidere. Le cose da fare, del resto, le abbiamo elencate tante volte: una riforma fiscale che produca attraverso la flat tax ad un livello molto basso un vero choc per far ripartire l'economia; un grande piano casa e un grande piano di infrastrutture per mettere in moto investimenti e ridurre la nostra terribile carenza di strade ferrate e autostrade soprattutto nel Mezzogiorno». E poi ha lanciato una nuova proposta: una sorta di semestre bianco del fisco. Una soluzione che comporta la sospensione di tutti i pagamenti fino a fine 2020. Per poi ripetere altri temi forti che Forza Italia va proponendo da tempo: vale a dire il superamento del regime delle licenze e del codice degli appalti.
Ma è sulla necessità di approfittare dei 37 miliardi messi a disposizione dalla Ue con il Mes che il presidente azzurro insiste maggiormente.
«Quelle coperte dal Mes sono spese che comunque si dovrebbero sostenere - spiega il leader azzurro -: si tratta di costruire nuovi ospedali, di riqualificare quelli esistenti, di assumere personale sanitario, di pagarlo meglio, di migliorare i reparti sanitari e di isolamento nelle strutture per anziani e nelle carceri, di investire di più nella ricerca. Tutti investimenti necessari e che per di più determinerebbero una forte circolazione di liquidità, una rilevante crescita dell'occupazione e dei consumi».
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