In Francia 10mila poliziotti schierati e 717 scuole ebraiche sotto protezione

In Francia 10mila poliziotti schierati e 717 scuole ebraiche sotto protezione

Nelle prossime ore in Francia per far fronte all'allerta terrorismo saranno dispiegati più soldati di quelli impegnati in missioni all'estero e in teatri di guerra. Entro mercoledì, 10.500 militari presidieranno «luoghi sensibili», ha spiegato dopo una riunione della sicurezza all'Eliseo il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian. Fuori dai confini nazionali, in Medio Oriente e in Africa, sono 9.000 le divise francesi impegnate in diverse operazioni.

Dopo il terrore e le emozioni degli ultimi giorni, in Francia è arrivato il momento della reazione politica e di sicurezza. Ieri sono arrivate nuove minacce da Al-Qaeda, che - ha fatto sapere l'organizzazione - farà altri attacchi se Parigi continuerà con la sua presenza militare nel Mali e con le missioni in Irak e Siria. Il governo ha annunciato che nei prossimi giorni presenterà nuove misure per affrontare la minaccia terroristica. L'allerta resta alta. Il livello d'emergenza non è stato abbassato e lo stesso primo ministro Manuel Valls, ricordando che «la caccia va avanti», ha spiegato ieri mattina intervistato da Rmc e Bfmtv che «uno degli individui aveva senza dubbio un complice». Hayat Boumedienne, la moglie 26enne di Amedy Coulibaly, l'uomo che si è asserragliato nel supermercato kosher della Porte de Vincennes, è arrivata giovedì scorso in Siria dalla Turchia, ed è con ogni probabilità sotto la protezione del sanguinoso califfatò jihadista dell'Isis. La incastra un video dell'aeroporto di Istanbul, sarebbe fuggita il giorno dopo la strage. Quel giovedì a Montrouge, Coulibaly secondo le indagini avrebbe voluto prendere d'assalto una scuola ebraica. E in queste ore le autorità francesi hanno deciso di dispiegare 4.700 poliziotti in tutto il Paese per la protezione di 717 istituti e luoghi di culto. É stato nominato dal ministro dell'Interno un prefetto per coordinare le operazioni di sicurezza di scuole e siti ebraici. Il primo ministro Manuel Valls parlerà oggi davanti all'Assemblée Nationale di come la Francia affronterà la nuova allerta terroristica. Ci sarà un dibattito sul coinvolgimento del Paese nell'operazione in Medio Oriente, in Irak, dove agisce lo Stato islamico. Il sito del Monde ieri parlava di «tentazione di un Patriot Act à la francese», con riferimento alla serie di misure speciali adottate all'indomani degli attacchi dell'11 settembre 2001 negli Usa. Le norme sollevarono subito controversie e un dibattito sulla limitazione delle libertà personali in America. Le opposizioni francesi hanno già spinto per muoversi in quella direzione, ma il primo ministro Valls non sembra favorevole: «Se è questo che ci deve portare a quello che è accaduto qualche anno dopo in Irak, penso sia necessario riflettere», «Attenzione a ogni misura d'emergenza».

Nelle interviste di ieri mattina ha anticipato però alcune delle

misure contemplate dalle autorità francesi: «Generalizzare l'isolamento dei detenuti islamisti radicalizzati» nelle carceri; «migliorare il sistema di intercettazioni amministrative e giudiziarie», per renderlo più «efficace».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica