"Noi batteremo gli 'imprenditori della paura' unendo legalità e diritti, sicurezza e integrazione". È l'impegno del vicesegretario del Pd e ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, che in un'intervista a Repubblica ha ribadito la volontà di far approvare lo ius soli perché "passi l'idea di un Paese più sicuro perché più inclusivo". Con le commissioni parlamentari che torneranno a riunirsi dal 4 settembre e le Aule che invece riapriranno il 12, inizia il rush finale per la diciassettesima legislatura, che formalmente si concluderà il 14 marzo del prossimo anno. La sinistra sta già lavorando al blitz in parlamento per far diventare legge lo ius soli. Una forzatura che, secondo la Fondazione Leone Moressa, regalerebbe la cittadinanza italiana a "800.600 ragazzi, circa l'80% dei minori stranieri residenti in Italia. A questi - spiegano - si aggiungerebbero 58.500 potenziali beneficiari ogni anno".
Sulla nuova legge che di fatto regala la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati in Italia, le divisioni all'interno della maggioranza e la dura opposizione del centrodestra hanno spinto il governo ad un rinvio, con conseguente accantonamento anche dell'ipotesi di ricorrere al voto di fiducia. Si tratta ora di verificare se, nonostante le dichiarazioni al Meeting di Rimini del premier Paolo Gentiloni, il provvedimento sia finito ormai su un binario morto o se si riuscirà a riprenderne l'esame fino all'approvazione, magari anche con il sostegno di Sinistra italiana, che si è detta pronta ad un sì tecnico alla fiducia. "Non smetto mai di pensare ai tantissimi italiani di fatto nati e cresciuti qui che devono poter avere come i mie figli una cittadinanza piena", afferma oggi Martina. Secondo uno studio della Fondazione Moressa, pubblicato oggi da Repubblica, "tra i nuovi italiani sarebbe record di bambini con genitori romeni, albanesi o marocchini, ovvero le tre comunità più numerose in Italia". E poi: "cinesi, filippini, indiani, moldavi, ucraini, pachistani e tunisini". Di tutti questi "gli alunni provenienti da Paesi musulmani sono poco più di un terzo (38,4%)".
Oltre al braccio di ferro sullo ius soli, in parlamento si giocherà la partita dell'accoglienza. Partita che il Pd di Matteo Renzi non vuole perdere. Nell'intervista a Repubblica Martina ha auspicato che Stato e Comuni lavorino insieme per accogliere i migranti: "Se 3.
200 comuni su 8mila accolgono, si può fare ancora molto. La chiave - ha spiegato - è proprio l'accoglienza diffusa, gestibile e sicura che già tanti amministratori fanno con grande dedizione e impegno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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