Dagli Usa dove oggi incontrerà Barack Obama alla Casa Bianca, Matteo Renzi cerca di sanare la spaccatura nel Pd con qualche concessione alla minoranza.
"Cambiare la riforma costituzionale? Tornare al Senato elettivo? Per me si può fare", ha detto in un colloquio con Repubblica, "L’importante è che si abbandoni il bicameralismo paritario". In ogni caso il premier è tranquillo sull'Italicum: "I voti ci saranno in ogni caso, una parte di Forza Italia non si tirerà indietro". E sulla fiducia dice: Lo afferma il premier Matteo Renzi in un colloquio con Repubblica. Sulla fiducia assicura: "Wuesto è un tema che ci porremo a fine aprile. Mi sembra più una questione procedurale che politica. Vedremo".
Parlando alla Georgetown University a Washington, Renzi ha difeso il suo operato: "Per troppo tempo l’Italia è stata come la bella addormentata nel bosco, ma noi siamo qui per svegliarla, per dare un indirizzo al futuro. Non è possibile tornare indietro sulle riforme, sarebbe folle sciupare questa occasione
Sugli scontri interni al Partito democratico, il premier sottolinea "un elemento di novità": "La minoranza la guida Bersani, e Pierluigi ieri ha aperto la trattativa", fa notare aggiungendo che non ci saranno provvedimenti o ritorsioni: "Non lo abbiamo mai fatto. Nemmeno quando alcuni non hanno votato il Jobs act. Certo, se poi la legge non passa allora il discorso cambia.
Eppure io non vedo rischi. Sono una quarantina quelli davvero pronti a fare le barricate. Ma la mia impressione è che i critici siano comunque divisitra di loro. Ho visto almeno quattro anime diverse dentro la minoranza".
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