Juncker adesso corregge il tiro: "Nessuno dia lezioni all'Italia"

Dopo le polemiche, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha chiesto "rispetto" verso l'Italia e il suo nuovo governo

Juncker adesso corregge il tiro: "Nessuno dia lezioni all'Italia"

Dopo le polemiche, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha chiesto "rispetto" verso l'Italia e il suo nuovo governo. Il lussemburghese ha rilasciato un'intervista al gruppo media tedesco Funke, poi ripresa dalle testate del suo Paese: "Dobbiamo dimostrare rispetto all'Italia", ha affermato. E quando gli è stato domandato del debito pubblico italiano e delle misure previste dal nuovo esecutivo di Giuseppe Conte, ha aggiunto: Non sono "favorevole a dare lezioni a Roma. Questo è stato fatto eccessivamente con la Grecia, soprattutto dai Paesi germanofoni", come la Germania durante la crisi.

Per il presidente della Commissione, Atene è stata colpita da questo, con "la dignità dei greci calpestata" quando il primo ministro Alexis Tsipras, leader del movimento politico della sinistra radicale Syriza, arrivò al potere nel 2015. E in vista del programma che Conte dovrà realizzare, ha chiesto che gli errori del passato non siano ripetuti ora: "Questo non deve accadere nuovamente, nel caso attuale dell'Italia". Poi: "Assolutamente non voglio essere coinvolto in questioni di politica interna italiana", "chiedo si agisca in modo sereno". Juncker ha poi voluto mostrare la propria fiducia nella nuova coalizione italiana: "Sono certo che gli italiani abbiano un acuto senso di ciò che è bene per il loro Paese, ce la faranno". E ancora: "Apprezzo molto il presidente Mattarella. Ma in questo contesto di crisi non ho parlato con lui. Mi rallegro di non essere intervenuto, sebbene la tentazione sia stata grande".

Da Juncker è anche arrivato un apparente riferimento ai commenti del commissario europeo al Bilancio, Gunther Oettinger, che martedì si era detto convinto che i mercati e lo spread "indurranno" gli italiani a non votare più i populisti. Con le sue dichiarazioni al giornalista Bernd Thomas Riegert, riportate inizialmente in maniera 'scorrettà e forzata, si era scatenata in Italia una tempesta diplomatica. "Le reazioni dei mercati sono irrazionali. Le persone non dovrebbero trarre conclusioni politiche da ogni fluttuazione del mercato. Gli investitori si sono sbagliati in così tante occasioni in precedenza", ha detto ora il capo dell'esecutivo europeo. Nei giorni scorsi, Juncker è stato al centro di un'altra bufera diplomatica dopo che il Guardian ha titolato 'Gli italiani devono lavorare più sodo ed essere meno corrottì, forzando una citazione del lussemburghese. Questi ha infatti detto: "Non accetto più che qualunque cosa vada male nel Mezzogiorno sia spiegata con il fatto che l'Europa non fa abbastanza. Gli italiani devono prendersi cura delle regioni povere dell'Italia, e questo vuol dire più lavoro, meno corruzione, serietà". La portavoce Mina Andreeva ha poi parlato di "titoli altamente fuorvianti" e definito Roma "un partner affidabile e fondamentale".

Juncker in serata ha scritto una lettera di congratulazioni a Conte, sottolineando che la Commissione "sarà, come in passato, al fianco dell'Italia nel percorso di riforme e attenta alle sue attese e proposte per il futuro dell'Unione", e che "l'Italia avrà un ruolo di primo piano con la forza delle sue proposte, della sua responsabilità di Stato fondatore dell'Unione".

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