Milano Dal Parisi pensiero, sciorinato nella due giorni della convention Megawatt ma non solo, emerge chiaro e netto il glossario di Mister Chili Tv. Parole d'ordine in bilico tra dogmi liberali e retorica antistatalista. Vediamone alcuni:
LIBERALISMO POPOLARE
È il concetto chiave di Parisi: quello che secondo lui connota meglio il suo movimento. Alternativo al liberalismo elitario che è calato dall'alto e aiuta soltanto i soliti, pochi gruppi.
MENO TASSE MENO SPESA
È la ricetta cardine per far ripartire il Paese. I due pilastri su cui poggia il suo programma. Per Parisi non basta ridurre la pressione fiscale ma occorre un vero e proprio choc fiscale. Ergo, soluzioni come il Jobs Act o gli incentivi non servono a nulla. Il mancato introito fiscale va ripescato in una riduzione draconiana dei costi dello Stato.
DIGITALIZZAZIONE DELLA PA
Cavallo di battaglia parisiano all'interno di un progetto complessivo di sburocratizzazione. Anche durante la kermesse di Milano l'ex manager ha arringato: «Possibile che lo Stato non riesca a realizzare un account digitale unico del cittadino riunendo tutte le banche dati che lo riguardano?». Il problema è che non vuole: la burocrazia deve legittimare se stessa.
CONCERTAZIONE DA RIVEDERE
Parisi, forse perché nato nell'ufficio studi della Cgil, non ha un atteggiamento ostile ai sindacati. Per lui la concertazione è fondamentale anche se va rivista eliminando ogni diritto di veto. Però «va restituito un ruolo ai corpi intermedi». Anche perché il politico che parla solo attraverso la Tv perde il senso della realtà.
L'AUSTERITÀ E L'EUROPA
«Il nostro problema non è la Merkel ma il debito pubblico» è lo slogan forte di Parisi riguardo al fiscal compact e agli stretti vincoli europei che ci impongono di non sforare col deficit in rapporto al nostro Pil.
LA SUPREMAZIA DELLA POLITICA
Ipercritico con le dure ricette somministrate dal professor Monti che di fatto ha ammazzato la nostra economia, Parisi è convinto che l'Italia abbia bisogno «di politici forti e non di tecnocrati». E la supremazia della politica va intesa anche nei confronti dei «mandarini» nei ministeri che frenano ogni cambiamento.
FEDERALISMO FISCALE
Antico jolly nel mazzo delle proposte del Carroccio, il federalismo fiscale è scivolato sotto il tavolo da gioco della politica. Parisi lo ha raccolto e rilanciato perché «soltanto così il sindaco si responsabilizza. Il Comune abbia la facoltà di imporre le tasse per offrire servizi ai cittadini. I quali, poi, premieranno i virtuosi».
IMMIGRAZIONE E IPOCRISIA
Altro tema sensibile alla Lega che lo avvicina al Carroccio. Per Parisi la xenofobia è alimentata dalla «sinistra ipocrita e radical chic che nega che ci sia un problema di integrazione».
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