"Il sistema mediatico e il sistema europeo ormai hanno deciso che questo governo deve cadere il prima possibile, ma più fanno così e più ci compattano". Durante un incontro con gli imprenditori in Basilicata, il vicepremier Luigi Di Maio torna a picchiar duro contro i media e l'Unione europea. Non parla mai di "complotto", ma i tratti che tinteggia durante il suo intervento sono proprio quelli di una serie di misure sottorranee tese a far cadere il govero gialloverde. "Esiste un pregiudizio nei nostri confronti - tuona il leader grillino - anche se devo dire che i mercati stanno comportando molto meglio di alcuni commissari europei che sono in campagna elettorale e tra l'altro rappresentano partiti in forte difficoltà".
"(La Lega e il M5s, ndr) sono due forze politiche molto diverse che si sono messe insieme con un contratto di governo, ma stanno riuscendo nel miracolo di compattarci con questi attacchi continui perchè dobbiamo difenderci e dobbiamo reagire, ma soprattutto dobbiamo difendere l'Italia". A pochi giorni dalla pesante bocciatura della Commissione Ue alla manovra economica, Di Maio dice di voler riaprire il dialogo con Bruxelles, ma lo fa solo a parole. Perché, poi, non manca di tirar a destra e a manca contro l'esecutivo di Bruxelles dove, a suo dire, siedono persoe che hanno forti "pregiudizi" verso l'Italia solo perché il governo ha scelto di fare "un po' di deficit" per la crescita e non per soddisfare clientele. "Se c'è una volontà di dialogare con questo governo, noi siamo i primi - dice - ci accampiamo a Bruxelles e gli spieghiamo tutto quello che vogliamo fare, gli spieghiamo i fondamentali dell'Italia".
"Tutti stanno scoprendo lo spread nelle ultime settimane che in realtà si è impennato il giorno successivo all'insediamento del governo Conte". Di Maio è, quindi, convinto che in Europa e sui mercati esista "un pregiudizio" nei nostri dell'Italia. "Dopo le elezioni del marzo del 2019 ci sarà un terremoto tale in Europa che i rapporti deficit/Pil, i tetti del 3% saranno sotterrati da centinaia di milioni di voti dei cittadini europei", incalza il vice premier penstastellato secondo cui dopo le europee "tutte le regole (della Ue, ndr) cambieranno". "E questo ci aiuterà", assicura convinto che nella maggior parte dei Paesi del Vecchio Continente succedere quello che è accaduto in Italia alle politiche del 4 marzo.
"Con le misure contenute nella legge di bilancio - assicura - ci stiamo semplicemente adeguando agli standard europei. Chi dice che non si può fare, non vuole bene agli italiani, e chi non vuole bene agli italiani deve passare sul mio cadavere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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