Mattarella lancia l'allarme corruzione: "Conseguenza di una caduta della politica"

Mattarella: "I giovani si allontanano e perdono fiducia perché la politica si inaridisce. Perde il legame con i suoi fini oppure perde il coraggio di indicarli chiaramente"

Mattarella lancia l'allarme corruzione: "Conseguenza di una caduta della politica"

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, punta il dito contro la corruzione. E nel farlo cita Bergoglio: "I corruttori sono i peggiori peccatori, lo ha scritto Papa Francesco prima di diventare arcivescovo di Buenos Aires. Parole di fuoco che condivido. La corruzione è un delitto, un fenomeno che avvertiamo diffuso, una sorta di concezione rapinatoria della vita. E ancora: "La vita è così bella che è un delitto ogni comportamento che turba e altera questa prospettiva". Ma da cosa nasce la corruzione? Mattarella non ha dubbi: "La corruzione, il potere fine a se stesso, sono conseguenza di una caduta della politica"

Il Capo dello Stato si è soffermato poi sul tema immigrazione, sottolineando che "l’Europa deve essere accogliente nei confronti degli immigrati che fuggono dalle guerre e dalle carestie perché "non può non essere all’altezza dei suoi valori" e non può "tradire se stessa". E ancora: "Bisogna accogliere chi fugge da guerre e carestie e se vogliamo evitare fenomeni ingovernabili nel futuro dobbiamo aiutare i Paesi che sono in condizioni di difficoltà. Se non lo faremo avremo immigrazioni imponenti". Mattarella ha sollecitato a ragionare "con la testa e con il cuore, non solo con l’istinto".

Mattarella ha ricordato che migrazioni nella storia ce ne sono sempre state ma adesso la facilità di spostamenti e comunicazioni ne ha aumentato la quantità: "C’è un fenomeno epocale da affrontare con intelligenza. Sempre nella storia c’è stato l’istinto di chiudersi come se fosse possibile elevare barriere. Ma non possiamo pensare a scorciatoie impossibili. Ogni tanto ci commuoviamo per un caso eclatante, ma quanti ce ne sono che invece ignoriamo?".

Per il Presidente della Repubblica bisogna "riflettere sul motivo per cui vengono, sul fatto che lasciano con sofferenza le loro case per sfuggire alla morte o alla fame e vogliono venire in Europa perché qui c’è pace e libertà". "Italia ed Europa, dunque, devono riflettere. Non solo i governi ma anche tutte le persone. Abbiamo prodotto civiltà, libertà e democrazia, non possiamo non essere all’altezza dei nostri valori".

A un certo punto, dopo aver ascoltato la domanda di una ragazza che gli chiedeva come superare il divario generazionale nel rapporto fra giovani e adulti, Mattarella ha risposto allargando metaforicamente le braccia: "Sono disarmato, devo confessare che non ho una risposta. Nella nostra società si invecchia più a lungo e vi sono molti anziani come me ma sempre meno giovani.

Io ho soltanto un consiglio - ha aggiunto - fatevi sentire sempre molto. Non abbiate paura di imporre i temi agli adulti. Siate disposti a ragionare con loro, non abbiate timore di esprimere con forza i vostri pensieri".

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