L'attentato di Ankara, novantasette morti, oltre quattrocento feriti, fa fare un altro passo avanti alla crisi mediorientale, un'escalation che si è aperta con la nascita dello Stato islamico e con la lotta al terrorismo. Si sposta l'attenzione dall'Isis - proprio nel momento in cui la Russia manifesta la volontà di allearsi con gli Stati Uniti e il resto dell'Occidente - alla minoranza curda e ai suoi rapporti con chi aveva individuato nell'Isis il nemico da battere. Il focolaio della crisi è sempre la Siria, nei confronti della quale sono orientati gli sforzi americani e ora anche russi. L'errore strategico compiuto da Obama con la delegittimazione e l'ostilità verso le dittature della zona, che ne assicuravano una certa stabilità, si sta rivelando disastroso con la nascita dei molti movimenti fondamentalisti che guardano allo Stato islamico come a un esempio e a una potenziale fonte di sostegno finanziario, politico e militare. Un minimo di chiarezza si avrà solo dopo che saranno scoperti l'autore dell'attentato e le motivazioni che lo hanno ispirato. Ma ciò comporterà un passo ulteriore in avanti nella lotta al terrorismo...
Che piaccia o no, l'Occidente cristiano, laico e democratico-liberale è in guerra con l'estremismo islamico che minaccia di colonizzare demograficamente l'Europa con le ondate di immigrazione incontrollata. Ci sono, in Italia, un presidente del Consiglio internazionalmente incolto e affabulatore che, oltre che parlare, spesso a sproposito, non sa che fare e un Pontefice che manifesta la sua ostilità nei confronti della democrazia liberale e del capitalismo, incoraggiando l'immigrazione indiscriminata. La Chiesa come istituzione si rivela, con il suo massimo rappresentante, nemica dell'Illuminismo e dello Stato moderno da esso generato con la fine del Medioevo.
La Chiesa come istituzione mondana - che si era sempre mostrata capace di stare al passo con i tempi e di produrre una classe dirigente adeguata, con l'elezione di Francesco ha fatto un passo indietro, riesumando l'antica ostilità nei confronti di tutto ciò che si connota come Modernità. Così, la guerra che l'islamismo estremista ha dichiarato all'Occidente, laico, democratico-liberale e capitalista, minaccia di vincerla.
C'è una classe politica incapace di trovare una soluzione all'immigrazione e una Chiesa come istituzione che non nasconde la propria ostilità nei confronti delle conquiste dello Stato moderno in nome di un ritorno culturale al Medioevo. Forse, i credenti dovrebbero riflettere sul fatto che la Fede nella predicazione di Cristo è una cosa; la Chiesa come istituzione, un'altra.piero.ostellino@ilgiornale.it
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