Walfgang Schäuble, falco per convenienza che ha quasi perso

Il ministro delle Finanze fu flessibile (grazie all'Europa) quando trattò l'insostenibile parità del marco nell'unificazione delle Germanie e ora fa il duro

Walfgang Schäuble, falco per convenienza che ha quasi perso

S abato sera la sua faccia campeggiava sulle home page di moltissime testate italiane ed europee. Sotto alla foto - il volto tirato di un anziano - la proposta tedesca per una Grexit controllata di cinque anni. Un tuffo all'indietro nella dracma per i cittadini ellenici, un salto mortale con il ritorno all'euro dopo un lustro. Firmato: Wolfgang Schäuble. L'idea del ministro delle Finanze di Angela Merkel però è stata bocciata e adesso il politico settantatreenne rischia di passare per lo sconfitto nel braccio di ferro fra la Grecia e i suoi creditori europei.

Certo, è difficile credere a una ritirata su tutta la linea di uno dei politici più preparati ed esperti del Vecchio Continente. Più verosimilmente, l'anziano ministro si è rassegnato al ruolo di poliziotto cattivo giocando di sponda con la poliziotta buona, la cancelliera federale Angela Merkel (figuriamoci un po').

Ne è risultato un accordo che lascia Atene nell'euro ma che obbliga la Grecia a riforme più pesanti di quelle intraprese fin qua. E le riforme, soprattutto quelle imposte agli altri Stati d'Europa, sono il pane quotidiano di Schäuble, «cavallo di razza dei conservatori in Germania ovest». Così lo definisce il numero uno dei politologi tedeschi, Nero Neugebauer, secondo cui il politico Cdu (partito di cui è stato presidente tra il 1998 e il 2000, subito dopo Helmuth Kohl e subito prima della stessa Merkel) nato a Friburgo nel 1942 ha una sola bussola: «Mettere al sicuro le tasse dei contribuenti tedeschi».

In Parlamento dal lontano 1972, Schäuble ha ricoperto ogni incarico di prestigio: è stato ministro degli Interni, leader come detto della Cdu, capogruppo al Bundestag e candidato alla cancelleria. Sulla sua strada ha trovato però una donna venuta dall'Est più forte di lui. Meno competente ma più carismatica, nel 2000 Merkel gli ha sfilato la leadership del partito.

Arrivata nel 2005 alla guida del governo, Angie non si dimentica però di Wolfgang: prima lo fa ministro degli Interni e nel 2009 lo promuove alla guida delle Finanze, ovvero gli consegna le chiavi dell'euro e dell'Europa. Al collega cristiano-democratico i titoli del resto non mancano: fra il 1989 e il 1990 fu Schäuble a negoziare con la Ddr il Trattato per la riunificazione delle due Germanie. Un processo velocissimo sia dal punto di vista politico che economico reso possibile dall'assenso del resto dell'Europa, in primo luogo dell'allora presidente francese François Mitterrand.

Già, l'uomo che solo tre giorni fa chiedeva all'eurozona di sbattere la Grecia in serie B è lo stesso che 25 anni fa, sotto la guida politica di Helmut Kohl, otteneva la sostanziale annessione della Germania Est appena uscita dal comunismo da parte della Germania Ovest. Il falco degli interessi fiscali dei tedeschi di oggi è lo stesso che, con il benestare dell'Europa e in virtù di un passaggio storico epocale, dava luce verde all'insostenibile cambio alla pari fra il marco della Ddr e marco tedesco della Repubblica federale.

Flessibile ieri, inflessibile oggi, Schäuble sarà pure stato sconfitto ai punti a Bruxelles dal premier ellenico Alexis Tsipras, ma in casa è senza rivali. Per farsi più grande, la Germania ha dovuto rinunciare alla propria moneta e, oggi Schäuble sembra difendere l'euro dai debiti dei greci così come anni fa avrebbe difeso il marco, già fiore all'occhiello della potenza economica tedesca. I tedeschi ringraziano e, senza alcuna pazienza per la spesa pubblica greca, oggi tributano consensi senza precedenti all'uomo che più di tutti ha fatto la faccia dura con Atene. L'ultimo sondaggio condotto dalla Ard attribuisce al vecchio Schäuble oltre il 70 per cento delle simpatie. Un dato curiosamente in contrasto con la sua carriera politica da eterno secondo: dopo avergli scippato la guida del governo, in anni recenti Merkel gli anche ha impedito di diventare Presidente federale. Un falco come Schäuble - favorevole in passato a ribaltare la presunzione di innocenza in caso di lotta al terrorismo e insensibile alla critiche contro il carcere di Guantanamo - avrà pensato Angela, è meglio tenerlo sotto controllo da una posizione più alta. Tenuto al guinzaglio da Merkel in politica, poca fortuna Schäuble ha avuto anche nella vita privata.

Nel 1990 fu vittima di un attentato: uno squilibrato, tale Dieter Kaufmann, gli sparò tre volte, colpendolo al volto e alla colonna vertebrale e rendendolo paralizzato. Da allora Schäuble è obbligato su una sedia a rotelle.

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