Il messaggio che hanno mandato a Zaia è inequivocabile, e chiede al governatore leghista di fare la voce grossa contro il Viminale e i prefetti che vorranno indirizzare ulteriori profughi nel bacino euganeo. I primi cittadini di Albano Terme, Teolo, Torreglia, Battaglia Terme e Galzignano Terme non sono tutti leghisti o legati al centrodestra. Tra loro spunta anche Massimo Momolo, sindaco di Battaglia che ha vinto le elezioni nel 2014 grazie all'appoggio del Pd: anche Walter Veltroni si era mosso per andare a sostenere l'allora candidato del centrosinistra.
Per raggiungere la sedia di sindaco del suo paese, Momolo non aveva esitato a dichiararsi renziano, sposando a pieno il progetto di rinnovamento dell'attuale premier. "La volontà - diceva in campagna elettorale - è ricalcare il messaggio di Matteo Renzi ed estendere lo slogan “cambiamo verso” anche a Battaglia. Riteniamo che ci sia bisogno di un cambio di rotta e ci proponiamo per questo percorso nuovo".
Le ipotesi quindi sono due: o il "cambio di verso" di Momolo è stato talmente radicale da farlo diventare leghista, oppure bisogna ammettere la genuinità della denuncia dei primi cittadini veneti contro le masse di profughi che sono costretti ad ospitare. I comuni sono allo stremo e in una zona turistica come quella del sindaco di centrosinistra i danni economici e di immagine possono essere ingenti. Per questo Momolo non si è tirato indietro quando oggi si è trovato a firmare il documento con cui i comuni veneti del bacino termale euganeo hanno chiesto il blocco dell'accoglienza ai profughi.
"Per quanto riguarda i nostri comuni termali - si legge nel documento - si ribadisce che la vocazione turistica del bacino euganeo non è idonea ad ospitale masse di profughi poichè i Comuni del distretto vivono di turismo. Non possiamo permetterci di intaccare la sussistenza stessa dei nostri cittadini".
"Le chiediamo - aggiungono i sindaci, rivolti a Zaia - di prendere in mano la situazione presso il governo e le prefetture affinchè la questione dei profughi venga finalmente gestita in modo responsabile e senza scaricare su noi sindaci le colpe di una gestione politica nazionale completamente fallimentare".Firmato: sindaco del Pd.
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