Qui e Ora

P er la morte della giovane Pamela Mastropietro tra Matteo Salvini e Laura Boldrini si è acceso il solito dibattito. Il segretario della Lega Nord sostiene che questa perdita si sarebbe evitata se il nigeriano, irregolare e con precedenti per spaccio, fosse stato rimpatriato con tutti quelli che come lui, venendo da paesi esteri, nel nostro violano la legge in materia di sostanze stupefacenti. La presidente della Camera ritiene ogni attacco all'immigrazione un modo dei suoi avversari politici per diffondere odio e fare scorretta campagna elettorale. Il pericolo di innescare un'avversione indiscriminata verso gli stranieri esiste ma non si può negare la realtà. Il 30% delle persone denunciate per reati legati alla droga è rappresentato da stranieri: marocchini, tunisini, algerini, albanesi, turchi, sudamericani e nigeriani. Nel mercato della prostituzione le organizzazioni nigeriane si distinguono per la presenza delle cosiddette «maman», donne che gestiscono le ragazze appena arrivate e controllano che dalla vendita dei loro corpi si ricavi il massimo vantaggio. Usano violenza fisica e psicologica convincendole con riti vudù che se non obbediranno agli ordini gli «spiriti maligni» puniranno le loro famiglie. Ci sono ragioni comprensibili per spiegare il considerevole coinvolgimento nel crimine dei nuovi immigrati. Arrivano in un Paese in crisi in cui versano in una condizione di estrema povertà e frustrazione. Non hanno famiglie che esercitino su di loro un controllo sociale, vivono un conflitto culturale e religioso, non parlano la lingua, non conoscono le leggi e sono soprattutto uomini tra i diciotto e i trent'anni, età in cui statisticamente gli individui delinquono di più. La Boldrini si preoccupa per gli immigrati ma non considera il rischio legato al suo politicamente corretto che dipinge ogni straniero come un santo, soltanto una povera vittima che mai potrebbe trasformarsi in un pericoloso carnefice, come può accadere al resto dell'umanità.

Favorire questa finta credenza per cui tutti i profughi sono indistintamente persone bisognose e oneste, di cui si può e ci si deve fidare, mette a rischio le nostre fasce più deboli. Anziani, bambini e donne sole, come Pamela, cui non si può accennare all'incognita che si cela dietro alla diversità, diventano facile bersaglio di un lupo più difficile da distinguere.

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