C'è stato l'Iran e l'accordo sul nucleare al centro del colloquio tra Matteo Renzi e Benyamin Netanyahu al Museo dell’olocausto, Yad Vashem.
Italia e Israele hanno posizioni "diverse" riguardo all’accordo sul nucleare sull’Iran, ha spiegato il premier italiano, secondo cui l'Italia sostiene questo compromesso ma ritiene che la sicurezza di Israele sia un dovere e un diritto: "La sicurezza di Israele è la sicurezza dell’Europa e anche la mia: abbiamo un destino comune da condividere", ha aggiunto Renzi, rispondendo al premier israeliano che aveva detto: "L’accordo con l’Iran rappresenta una grande minaccia per Israele, l’Europa e tutto il mondo e metterà Teheran in condizione di avere a disposizione decine di armi atomiche entro 10 anni. È un cattivo accordo ed è un errore storico".
Per Netanyahu Italia e Israele "condividono un rapporto speciale": "Abbiamo radici forti. La nostra amicizia è forte e possiamo renderla ancora più forte, c’è una cooperazione di successo", ha affermato, ricordando anche la "forte opposizione italiana all’antisemitismo".
"Abbiamo la responsabilità del ricordo e dell’impegno quotidiano, giorno dopo giorno", aveva detto Renzi a proposito dell'antisemitismo, avvicinandosi alla fiamma che ricorda i 6 milioni di vittime.
"La Shoah è parte integrante della nostra identità di italiani ed europei. Abbiamo la responsabilità del ricordo e dell’impegno, giorno dopo giorno, contro l’antisemitismo, vera minaccia per la pace. Mai più! Mai più! Mai più!", ha poi scritto sul libro dello Yad Vashem a Gerusalemme.
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