Taglia le vene alla madre e sfonda il cranio al papà

Una questione di soldi. Un movente comune alla gran parte degli omicidi. Compresi quelli che maturano in ambito familiare

Taglia le vene alla madre e sfonda il cranio al papà

Una questione di soldi. Un movente comune alla gran parte degli omicidi. Compresi quelli che maturano in ambito familiare. E la brutta storia che viene da San Martino in Rio (Reggio Emilia) ne è l'ennesima conferma: un figlio che ammazza il padre e tenta di uccidere anche la madre. Una scena terribile quella che si sono trovati davanti agli occhi i carabinieri entrati in casa dolo l'allarme lanciato dai vicini. Il 58enne Paolo Eletti è stato trovato con il cranio sfondato; accanto al corpo un martello e la moglie, Sabrina Guidetti, 54 anni, in gravi condizioni e con ferite da taglio sulle braccia e attualmente ricoverata all'Ospedale di Correggio. Autore del massacro il figlio della coppia: Marco, 33 anni, scrittore, per il quale è stato disposto il fermo di polizia. Il giovane, interrogato dal pm, è stato trattenuto per «incongruenze tra quanto riscontrato dai carabinieri e il suo racconto».

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, l'omicidio potrebbe essere il risultato dell'ennesima lite legata a questioni finanziarie. Per il figlio della coppia è stato disposto il fermo per omicidio e tentato omicidio «in ragione di numerose incongruenze tra il racconto e le risultanze indiziarie», ribadiscono i carabinieri. Il ragazzo è stato interrogato per tutta la notte alla presenza del suo legale dal pm e dai militari del nucleo investigativo e della compagnia di Reggio Emilia. Il movente, secondo gli inquirenti, sarebbe legato verosimilmente a interessi patrimoniali. L'abitazione è stata posta sotto sequestro. La madre del giovane è in codice rosso, al momento è stabile ma in coma farmacologico.

Ieri pomeriggio, intorno alle 17, nella loro abitazione era stato trovato il cadavere di Paolo Eletti, 58enne, mentre la moglie, Sabrina Guidetti di 54 anni, si trovava riversa su un divano poco distante e in stato di semi coscienza. Lui presentava segni di martellate al cranio, lei aveva tagli ai polsi. A dare l'allarme, oltre ai vicini, era stato lo stesso figlio della coppia, in stato di choc. La sua ricostruzione ha subito insospettito gli inquirenti.

Troppe le cose che non tornavano nel suo racconto: orari, spostamenti e testimonianze. Sulla sua pagina social il giovane si definiva «scrittore di successo»: due i libri pubblicati. Ma - di «successo» - neppure l'ombra.

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