La terrorista in fuga star da copertina

BruxellesRiemerge la donna più ricercata di Francia. Una pubblicazione in lingua francese - Dar Al Islam -, legata allo Stato islamico di Siria e Irak, ha pubblicato quella che presenta come un'intervista a Hayat Boumedienne, moglie di Amédy Coulibaly, uno degli attentatori delle stragi di inizio gennaio a Parigi. Negli attacchi alla redazione di Charlie Hebdo e al supermercato Hyper Casher sono state assassinate 17 persone. Dalle concitate ore degli attentati, Hayat Boumedienne, il volto pallido e giovane su una fotografia segnaletica comparsa sui giornali di tutto il mondo, è ricercata dalla polizia francese. Da settimane ormai si pensa sia in Siria, nelle zone sotto controllo dell'autoproclamato «Califfato», addirittura da prima delle stragi.

La presunta intervista - non c'è possibilità di verificarne indipendentemente l'autenticità - occupa due pagine della rivista vicina allo Stato islamico che, come il suo equivalente inglese, Dabiq , è pubblicata da quello che è ritenuto il centro di propaganda del gruppo estremista, Al Hayat. In due pagine non è mai utilizzato il nome di Boumedienne, identificata come «sorella» e come «la sposa» del «fratello Abou Basir Abouallah Al Afriqi», nom de guerre di Coulibaly. «Il suo cuore bruciava di voglia di unirsi ai fratelli e combattere i nemici nel nome di Allah», avrebbe detto la giovane.

La parte del colloquio che potrebbe interessare di più le autorità francesi è il fatto che lei stessa confermi di essere sul territorio siriano: «Lode ad Allah che mi ha facilitato il tragitto». Già nelle ore immediatamente successive agli attentati, l'intelligence turca aveva passato ai francesi informazioni sul fatto che Boumedienne avrebbe attraversato il confine tra Turchia e Siria prima dei sanguinosi fatti di Parigi, che hanno lasciato la Francia ferita. Ancora oggi, infatti, a diverse settimane dagli attentati, la capitale fatica a riprendersi. Il turismo, per esempio, ha subito durante il mese di gennaio e in seguito a quegli attacchi, un calo. Secondo il gruppo di analisi Mkg Hospitality, le prenotazioni negli hotel sono calate tra l'8 e il 18 gennaio del 9 per cento, tra il 16 e il 17 del 9,3 per cento. Più che gli stranieri, a mancare da Parigi sarebbero i turisti francesi e molte scolaresche, anche se i responsabili di musei e siti turistici di grande richiamo come il Louvre, la torre Eiffel e Disneyland dicono di non aver risentito di questo calo.

Si registra anche una riduzione di turisti russi, dopo il crollo del rublo. I più colpiti finora sono stati gli alberghi di lusso: c'è stato infatti un tasso di cancellazioni quasi del 60 per cento e un abbattimento del fatturato di oltre il 23 per cento.

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