Il luogo di un delitto efferato, uno dei più sanguinosi che Torino ricordi. Il “suk del degrado” (Barattolo) di via Carcano, dove Maurizio Gugliotta, 52 anni, è stato iugulato da un abusivo nigeriano, verrà “congelato” per due settimane. Una misura decisa al termine dalla riunione del Comitato sicurezza, convocato dalla Prefettura a 24 ore dal delitto, di cui fanno parte anche il Comune e le forze dell’ordine.
Lo stop temporaneo al mercato, però, non basta a placare le polemiche. Soprattutto in un momento come questo, in cui l’Appendino è alle prese con diverse beghe giudiziarie (indagata sia per lesioni che per falso ideologico) e il suo astro sembra essersi offuscato. Così, i suoi avversari le assestano un altro colpo. Gli esponenti di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli e Maurizio Marrone, intonano il refrain delle “dimissioni” anche stavolta. “Se la Giunta Appendino pensa di far dimenticare la tragedia semplicemente sospendendo il suk un paio di settimane si sbaglia”. Il Barattolo, secondo i due, non va sospeso bensì “annullato”. Ma non solo.
Visto che l’omicidio “è conseguenza del lassismo dell’amministrazione grillina” che, denunciano, “ospita il mercato del degrado con il patrocinio del Comune di Torino”, allora, “esigiamo anche le dimissioni immediate del sindaco”. Rea di non aver ottemperato “all’obbligo giuridico di impedire simili fatti di sangue con la regolamentazione comunale del ‘Barattolo’ ed il monitoraggio della Polizia Municipale”.
Quello che succedeva all’interno del suk, dove frotte di abusivi, in barba a qualsiasi norma, vendevano merce contraffatta e rubata, non era un segreto. Ma nessuno ha mosso un dito per impedire che quell’area di proprietà comunale diventasse, negli anni, una vera e propria bomba ad orologeria. Esplosa pochi giorni fa. Secondo gli esponenti di FdI, infatti, Gugliotta sarebbe “la seconda vittima dell’incompetenza amministrativa dei 5 stelle”.
La prima, invece, sarebbe Erika Pioletti. La trentottenne travolta ed uccisa in piazza San Carlo la cui famiglia, però, a differenza delle migliaia di feriti che hanno sporto querela, non ha denunciato l’amministrazione comunale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.