Porsche e Volkswagen, futuro insieme

Nicola Porro

nostro inviato a Stoccarda

Sembrava di stare alla conferenza stampa della Volkswagen. Eppure sul tavolo di presidenza c’era il numero uno della Porsche, Wendelin Wiedeking. Cento giornalisti da tutto il mondo per capire come la piccola Porsche si possa permettere di essere diventata il primo azionista della traballante ma enorme Volkswagen e come possa riuscire a rimetterla in sesto.
«Dal 1998 a oggi - dice Wiedeking - la nostra azienda ha sempre avuto un livello di profittabilità superiore alla media. E continueremo anche nel futuro. In pochi avrebbero scommesso sul nostro titolo 20 anni fa. Eppure oggi mostriamo risultati eccezionali».
I profitti lordi sono saliti per il 2005-2006 (l’anno di bilancio non coincide con quello solare) a più di 2 miliardi su 7,2 miliardi di ricavi. Una redditività unica nel settore auto, che permetterà la distribuzione di un dividendo straordinario da tre euro. Ma anche in questi numeri vi è lo zampino della scalata alla Volkswagen.
«È per noi un’opzione strategica e di lungo periodo. Sono 436 giorni - dice il ceo di Porsche - che abbiamo annunciato la nostra salita nel capitale di Volkswagen. E tutti i giorni vi è una speculazione su ciò che intendiamo fare. La nostra acquisizione è stata vista quasi come una provocazione. E il nostro prossimo aumento di capitale solletica ulteriori domande. Porsche con questa operazione è diventata una società diversa. È vero. Ora giochiamo in un’altra lega, con più rischi. Ma il nostro futuro - afferma ancora Wiedeking - verrà assicurato proprio da Volkswagen».
Una mossa, pare di capire, con una doppia valenza: da una parte stringere i rapporti già esistenti di collaborazione industriale e dall’altra evitare il rischio che qualcun altro entrasse nel capitale dell’azienda tedesca. Nel frattempo l’investimento di Wiedeking ha portato a casa un bel po’ di frutti. Il capital gain finora accumulato è pari a circa un miliardo di euro. A ciò si deve aggiungere (la cifra non è stata fornita puntualmente) qualche centinaio di milioni in coperture preventive sul titolo Volkswagen fatte con strumenti derivati. Oltre che dal punto di vista industriale, oggi Volkswagen ha portato nelle casse di Porsche un buon risultato finanziario.
Sul fronte operativo i prossimi due anni saranno a crescita molto più contenuta.

Solo nel 2009, con l’uscita della quattro porte Panamera, si dovrebbe riprendere un forte trend di crescita. Nei primi 4 mesi Porsche ha sentito il peso della minore forza del mercato americano e il rallentamento del ciclo (sta arrivando la nuova versione) della Cayenne.

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