Pyongyang alza il tiro: risposta militare contro le sanzioni Onu

La Corea del Nord rilancia e annuncia che non rinuncerà mai all’arsenale nucleare e che di bombe atomiche ne faranno altre. Tensione alle stelle in Estremo oriente dopo l’inasprimento delle sanzioni, deciso venerdì dal Consiglio di sicurezza dell’Onu contro il regime stalinista di Pyongyang. «L'opzione di abbandonare le armi atomiche è diventata ormai impossibile», fa sapere il ministero degli Esteri nordcoreano, che spiega il piano di ampliamento dell’arsenale nucleare. «In primo luogo tutto il plutonio sarà utilizzato a fini militari. Un terzo delle barre di combustibile è già stato ritrattato». In pratica, i tecnici stanno riciclando quello che resta del reattore di Yongbyon, un impianto in realtà dismesso grazie agli aiuti garantiti dall’Occidente. «In secondo luogo, cominceremo l'arricchimento dell'uranio» ha aggiunto la nota del ministero nordcoreano. Il paese più povero e isolato al mondo disporrebbe della tecnologia necessaria grazie a dei reattori ad acqua leggera. «Se fosse vero, il mondo si troverebbe di fronte a una situazione davvero inquietante», ha spiegato Yang Moo-Jin, docente di studi nordcoreani all'università di Seul. «Il Nord ha abbondante uranio di buona qualità che può portare alla costituzione di un grosso arsenale nucleare». Il provocatorio comunicato di Pyongyang minaccia apertamente la guerra nel caso in cui le nuove sanzioni venissero applicate. «Se gli Stati Uniti e i loro seguaci cercheranno di attuare un “blocco” della Corea del Nord, opporremo decise azioni militari». Per i nordcoreani, la risoluzione 1874 dell’Onu è «un vile risultato dell'offensiva guidata dagli Stati Uniti di pressione internazionale tesa a minare l'ideologia della Repubblica democratica della Corea e il suo sistema scelto dal popolo disarmandola e soffocandone l’economia». Venerdì, i 15 membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, comprese la Russia e la Cina, tradizionale alleata di Pyongyang, hanno votato all’unanimità l’inasprimento delle sanzioni. Le novità riguardano le ispezioni dei carichi aerei, marittimi e terrestri diretti o provenienti dalla Corea del Nord, anche in alto mare, l'estensione dell'embargo sulle armi e l'aggravamento delle sanzioni finanziarie nei confronti del regime. L'ambasciatore degli Usa all'Onu, Susan Rice, ha detto che «l'amministrazione Obama è decisa a fermare e ispezionare le navi sospette». I nordcoreani, allora, reagirebbero come a un atto di guerra. Secondo l’intelligence, questa alzata di scudi potrebbe preludere a un nuovo test atomico. Il terzo in poche settimane. L’intera partita nucleare ha pure riflessi interni. Il malato e “caro leader” Kim Jong-il ha scelto come successore il figlio più giovane, Kim Jong-un, che ha solo 26 anni. Per imporlo ai militari, sta alzando la posta dello scontro con il resto del mondo.

Kim Jong-un ha studiato in Svizzera sotto falso nome ed è un fan di Arnold Schwarzenegger, quando da attore interpretava Terminator. Forse per questo il soprannome del futuro capo della Corea del Nord sarebbe “l’intelligente leader”.

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