Un superconsulente da tremila euro al mese per consentire a un municipio, il II (Flaminio, Parioli, Pinciano, Salario, Trieste) di fare proposte sul rinnovo dei contratti di servizio tra Comune e Ama, Met.ro, Acea e Atac. Unattività strategica, specie considerando come i contratti di servizio vengano approvati con delibera comunale e come le ex-circoscrizioni si limitino a esprimere un parere non vincolante. E così, non fidandosi delle professionalità interne il presidente uscente del II municipio Guido Bottini (Pd), ha affidato lincarico a un «esperto di progettazione e controllo dei contratti di servizio» che fosse in grado di svolgere questa «importantissima attività di messa a rete dei rapporti tra Comune, Municipio, stazioni appaltanti, società incaricate delle opere riguardanti le linee metropolitane B1 e D e l'ammodernamento della tratta urbana dell Roma-Viterbo», come si legge nella lettera inviata dal presidente al direttore di municipio il 6 luglio 2006.
E, sempre per non correre rischi - e nonostante di B1, D e nuova Roma-Viterbo non vi sia traccia -, Bottini ha scelto un suo ex collega dei tempi di Met.ro il geometra Mario Tabusi. Questi, ironia a parte, i numeri: il primo contratto di consulenza (determinazione dirigenziale 1868 del 29 settembre 2006) stipulato con Tabusi riguarda il periodo 2 ottobre 2006 - 31 gennaio 2007. Quattro mesi per un importo forfetario di 12mila euro. Più lungo il secondo (determinazione dirigenziale 335 del 20 febbraio 2007), che parte dal 21 febbraio 2007 e termina il 20 febbraio 2008: 12 mesi per un importo di 36mila euro, ovvero 3mila euro mensili. E come se non bastasse, nonostante il suo incarico sia ormai scaduto da più di un mese, il consulente continua a occupare un ufficio nella sede del II municipio di via Dire Dauae a utilizzare alloccorrenza la macchina di servizio con lautista del presidente del Municipio per qualche spostamento. Già il 23 aprile 2007 il consigliere comunale uscente di An, Luca Malcotti, aveva presentato uninterrogazione - rimasta senza risposta - in Consiglio comunale sulla vicenda in cui si evidenziava il «ruolo marginale dei Municipi nella stesura dei contratti di servizio» con Ama, Met.ro, Acea e Atac. Aziende sulle quali «il Municipio non svolge inoltre alcun tipo di funzione sul controllo dei servizi», oltre a non essere competente in materia vista l'assenza di un compiuto decentramento.
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