Il Tar rigetta il ricorso della madre di Taverna. La Raggi deve sfrattarla

Il Tar rigetta il ricorso della madre di Paola Taverna, titolare di un alloggio popolare senza averne più i requisiti. Ora tocca al Campidoglio rendere esecutivo lo sfratto

Il Tar rigetta il ricorso della madre di Taverna. La Raggi deve sfrattarla

Alla fine toccherà a Virginia Raggi "sfrattare" Graziella Bartolucci, mamma della senatrice M5S (e vicepresidente del Senato) Paola Taverna che da anni occuperebbe "abusivamente" un alloggio popolare alla periferia Est di Roma.

La donna vive in quell'appartamento dal 1994 con un canone tra i 100 e i 150 euro al mese. Ma dopo accertamenti patrimoniali, l'Ater ha scoperto che dal 2014 ha perso i requisiti per abitare lì, perché i beni del suo nucleo familiare superavano i limiti stabiliti dal regolamento. Contro l'ipotesi di sfratto, l'80enne aveva presentato ricorso al Tar. Ma il tribunale amministrativo - rivela Repubblica - ha rigettato la sua istanza. Rimandando quindi la questione al Campidoglio che ha ora il compito di eseguire lo sfratto. A meno che lei non tolga il sindaco dall'imbarazzo lasciando spontaneamente l'alloggio.

"Mia

madre percepisce una pensione minima e vive in una casa popolare dove ho vissuto anche io per tanti anni", disse a ottobre la Taverna, "Credo abbia tutto il diritto di desiderare di morire nella stessa casa dove è vissuta".

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