Schianto con la volante, morti 2 agenti e una donna

BariUno scontro frontale, la macchina della polizia tranciata in due, la parte anteriore ridotta a un mucchio di lamiere accartocciate, l’altra auto spazzata via, la carcassa della vettura scaraventata tra gli alberi di ulivo a ridosso di quella striscia d’asfalto coperta dai rottami: è quanto accaduto nella tarda mattinata di ieri sulla strada provinciale 156 che collega Bari a Bitonto, dove tre persone hanno perso la vita in un incidente stradale tra una vettura del reparto anticrimine della questura e una Peugeot 306. Tra le vittime ci sono due poliziotti: l’assistente capo Adriano Epifani, 35 anni, e l’ispettore capo Gabriele Schino, 55 anni; nell’impatto è morta anche una donna di 32 anni, Mariangela Labianca, mentre un terzo poliziotto, Filippo Di Maso, assistente capo, è rimasto ferito: le sue condizioni sono molto gravi, ha riportato traumi alla faccia e al torace, lesioni alla milza e fratture in varie parti del corpo. I medici lo hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico, la prognosi è riservata.
È accaduto poco dopo le 13. La pattuglia si stava dirigendo a Bitonto, quindici chilometri da Bari, un centro considerato ad alto rischio sul fronte della criminalità. La vettura della polizia, stava percorrendo la provinciale 156, una strada che conduce anche all’aeroporto, quando per cause ancora da accertare è finita contro una Pegeot 306 che proveniva dalla corsia opposta. L’incidente si è verificato in curva, l’impatto è stato violentissimo, una carambola terrificante: la macchina degli agenti è stata spezzata in due, l’altra è andata distrutta: il motore della Pegeot è schizzato via, finendo vicino al cancello di una villa là vicino, mentre la vettura si è ribaltata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, pattuglie di polizia e carabinieri. Sono scattati i soccorsi, ma per le tre vittime non c’era più niente da fare. Il ferito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Paolo, a poca distanza dal luogo dell’incidente: le sue condizioni sono apparse subito gravi, i medici lo hanno subito sottoposto a intervento chirurgico.
Laggiù, in quel fazzoletto d’asfalto invaso dai rottami, sono stati avviati i primi rilievi per ricostruire le cause della tragedia. Gli investigatori hanno individuato tracce di una frenata per tre, quattro metri. Per il momento l’unica cosa certa è che lo scontro è stato particolarmente violento, come rivela quel che rimane delle due auto. La dinamica non è stata ancora chiarita: secondo una prima ipotesi investigativa, la Peugeot avrebbe sbandato e sarebbe finita al centro della carreggiata: in quel momento sopraggiungeva l’auto della polizia e lo scontro sarebbe stato inevitabile. Nell’impatto si è salvato solo il componente della pattuglia che era sul sedile posteriore. Le operazioni di soccorso non sono state facili; al contrario, i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare diverso tempo facendosi largo tra le lamiere accartocciate per liberare i corpi.
Sulla tragedia è intervenuto il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, che ha inviato un messaggio di cordoglio.

«Sono sinceramente vicino – si legge in una nota - al dolore delle famiglie dell’assistente capo Adriano Epifani e dell’ispettore capo Gabriele Schino morti in servizio nel territorio di Bitonto, augurando al loro collega Filippo Di Maso, gravemente ferito, una completa guarigione». Cordoglio e solidarietà anche dal capo della polizia, Antonio Manganelli.

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