Scioperano in 14, l’Italia resta a terra

Quattordici persone oggi vi renderanno la vita difficile. Quattordici controllori di volo si asterranno dal lavoro a metà giornata nel centro controllo di Milano, paralizzando il Nord Ovest. Questo è il solito pezzo sugli scioperi. È la noiosa routine di una cronacaccia su un’Italia che non va. Nel senso letterale del termine. Se questa mattina qualcuno si azzarderà a prendere un autobus, o un tram, troverà solo una bella fila in attesa. Non gli andrà meglio, per chi può permetterselo, con un taxi. Sono pochi nei giorni normali, figurarsi oggi. Se quel pazzo che ha ancora voglia di muoversi, ha intenzione o deve prendere un aereo che sia indirizzato o parta dal Nord Ovest «se la rischia». Milano, Torino, solo per citarne due, saranno a singhiozzo perché 14 controllori di volo hanno intenzione di rivedere un accordo contrattuale firmato nel 2004. Quattordici su 290 dipendenti della sede di Milano. A livello nazionale l’Ugl (sindacato di destra?) conta per poco più del 4 per cento. Il resto è spartito su altre 13 sigle sindacali, presenti nell’Enav.
Il ridicolo è che questo tipo di scioperi ha solo un effetto annuncio. Tutti fingono di non sapere chi sarà di turno in sala controllo, durante la proclamazione dello sciopero, così da comprometterne il suo regolare funzionamento. Inoltre alla fine anche controllori aderenti ad altre sigle potranno aderire. Questa è la solita cronacaccia di uno sciopero selvaggio. Dunque le compagnie aeree sono costrette a rischiare: non cancellano i voli, ma i passeggeri potranno subire ritardi.
Una bella prospettiva. Scriviamo per l’ennesima volta che la Commissione di garanzia sugli scioperi ha pregato invano i 14 di ripensarci. Nulla da fare: puri e duri. In cinque anni, solo i controllori di volo, hanno una media di 38 astensioni dal lavoro l’anno.
Avete presente quel film di Verdone: in cui lei, esasperata e chiusa in un gabinetto, sibilava: «Non ce la faccio più». Ecco, non ce la facciamo più.

Anzi proprio in questo istante iniziamo a scioperare anche noi, a singhiozzo. Se uno dei passeggeri che oggi sarà... dovesse incontrare uno dei controllori del... dovrebbe fermarlo e dirgli che è... E quando ci spiegheranno che il diritto di sciopero..., noi potremmo urlare...

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