Sessi separati in spiaggia Talebani? No, triestini

Riapre dopo i restauri lo storico stabilimento balneare "Pedocin". E' l'ultimo in Europa a tenere divise con un muro le donne dagli uomini. Inaugurati nel 1903, i bagni furono sempre riservati al popolo. Ma li frequentò Joyce...

Sessi separati in spiaggia 
Talebani? No, triestini

Uomini e donne rigorosamente separati da un muro per prendere il sole in spiaggia. E la “barriera” continua anche in mare. Non stiamo parlando dell’ultima trovata in stile talebano, ma di un’antica tradizione dai tempi dell’impero austro-ungarico. Mercoledì è tornato agli splendori del passato lo stabilimento balneare triestino La Lanterna: l’unico in Europa con donne e uomini separati da un lungo muro che divide la spiaggia in sassolini e prosegue in mare. Assieme arrivano solo alla cassa, dove si paga la cifra irrisoria di 80 centesimi di euro per l’ingresso. Poi i bagnanti sono obbligati a prendere strade separate: gli uomini a destra e le donne a sinistra. Mamme e nonne avevano il permesso di portare con loro figli e nipoti maschi fino a un metro di altezza. Adesso il comune di Trieste ha deciso di porre il limite di età di 12 anni.

«Abbiamo ristabilito il bagno originario inaugurato sotto l’Austria. I colori sono quelli dell’epoca: bianco e azzurro. Il muro è rimasto lo stesso, altro tre metri nel punto più basso. Sono state ristrutturate anche le panche, con il legno marino come un tempo», sottolinea orgoglioso Franco Bandelli assessore ai Lavori pubblici e ai grandi eventi. I suoi nonni sono nati sotto l’impero asburgico e lo portavano al mare proprio in questo stabilimento a pochi passi dal centro città. «Quando ho superato il metro d’altezza sono passato dalla parte degli uomini», ricorda l’amministratore che ha stanziato 300mila euro per i lavori di ristrutturazione. Da anni lo storico stabilimento balneare cadeva a pezzi. Il nome ufficiale deriva da un piccolo faro poco distante, ma i triestini lo chiamano el Pedocin. In dialetto significa «piccolo pidocchio». La leggenda vuole che questo tratto di spiaggia venisse utilizzato dai soldati di Francesco Giuseppe che venivano a «spidocchiarsi» al mare.

Il muro divisorio, che prosegue nel mare, è rigorosamente in bianco, come i pilastri e le docce. Mentre l’azzurro è stato usato per colorare porte, finestre e sfondi dei porticati. Lo stabilimento è spartano, ma la parte della spiaggia dedicata alle donne risulta più grande di un terzo rispetto agli uomini. Le signore possono perdersi in amabili «ciacole» (chiacchiere in dialetto) al bar comune. I maschietti, invece, devono uscire per ottenere ristoro a un chiosco. Guai a passare dall’altra parte. La separazione prosegue per diversi metri anche nel tratto di mare di fronte allo stabilimento. Qualcuno, però, fra una bracciata e l’altra butta l’occhio verso la spiaggia femminile. Generazioni di giovani triestini si sono dati appuntamenti oltre l’ultima boa per provare l’ebbrezza di un bacio in mare, nel bagno separato. Inaugurato nel 1903, quando il Comune ottenne in concessione il tratto di spiaggia su cui sorge (ma il progetto risale alla fine dell’Ottocento), il Bagno popolare «Alla Lanterna», da sempre noto come «el Pedocin», ha una posizione invidiabile in prossimità del molo Fratelli Bandiera.

Grazie alla sua vicinanza al centro di Trieste viene frequentato anche nei giorni lavorativi durante la pausa pranzo. Chiuso la scorsa estate, perché cadeva a pezzi, è stato riaperto due giorni fa dal sindaco del capoluogo giuliano, Roberto Dipiazza. I prezzi, come da tradizione, sono popolari. Il biglietto giornaliero, che si timbra come sull’autobus, costa 80 centesimi, 15 euro l’abbonamento mensile e 50 quello per la stagione. Lo stabilimento rimane aperto non solo nei mesi estivi. Per la gioia degli anziani che si ritrovano a giocare a carte, anche se non c’è più il clima per le tintarelle.

Il muro divisorio fra uomini e donne era stato eretto per impedire atti «contrari alla decenza». Allo stabilimento hanno preso la tintarella personaggi famosi legati a Trieste, come lo scrittore James Joyce. Da ieri si può frequentare la spiaggia e crogiolarsi al sole.

Per concedersi una nuotata bisognerà aspettare i bagnini che entreranno in servizio il 16 maggio. Sempre pieno, «el Pedocin» è un luogo della tradizione, che attrae uomini e donne proprio per quel muro da «separati in spiaggia». [www.faustobiloslavo.com

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica