Al setaccio gli sms di Ivano a Sarah Scazzi I Ris chiedono aiuto a Israele per recuperarli

TarantoL’inchiesta è tutt’altro che chiusa. E le indagini sull’omicidio di Sarah Scazzi passano ancora attraverso i messaggi, quelli rimasti nella memoria dei telefonini e quelli cancellati. Per questa ragione nei prossimi giorni i carabinieri del Ris avranno a disposizione uno strumento particolare in arrivo da Israele che sarà utilizzato per tentare di recuperare, tra l’altro, gli sms inviati da Ivano Russo a Sarah nel periodo compreso tra il 22 e il 25 agosto, quando la quindicenne era a San Pancrazio Salentino per trascorrere qualche giorno di vacanza dai parenti. Quei messaggi sono stati cancellati da Ivano Russo, il quale ha dichiarato che la memoria del suo telefono era piena. Ma adesso gli investigatori sperano di poterli esaminare. Insomma gli accertamenti vanno avanti anche se lo scenario tracciato dalla Procura è chiaro: secondo gli inquirenti Sabrina Misseri avrebbe ucciso la cugina Sarah perché temeva che le portasse via il ragazzo di cui era follemente innamorata, vale a dire Ivano.
Il quadro accusatorio per il momento rimane com’è nonostante le ultime dichiarazioni dello zio della quindicenne, Michele Misseri, che continua a urlare la propria colpevolezza e chiede di tornare in carcere, dove invece ci sono la figlia Sabrina e la moglie Cosima Serrano. L’agricoltore ieri è uscito di casa per la prima volta: si è affacciato nel giardinetto della villa di via Deledda per potare gli alberi. Più tardi sono arrivati i carabinieri per sottoporlo all’obbligo di firma, che nel suo caso viene effettuato a domicilio per motivi di ordine pubblico: troppa gente ancora laggiù, dinanzi al cancello marrone. Zio Miché, che potrebbe essere indagato per autocalunnia, aggiunge inoltre che le trascrizioni delle intercettazioni sono sbagliate perché la traduzione dal dialetto non è fedele. E a proposito di intercettazioni, nel fascicolo ce n’è una del 2 maggio, un colloquio in carcere con la moglie Cosima.

La donna gli chiede: «A proposito, quando è successo il fatto di Sarah sotto la cantina ci stava Saetta?», riferendosi al cane di Sarah, che seguiva la ragazza dappertutto. Michele risponde: «Eh sì, che stava..quella sa la verità».

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