Soleri nel Michigan festeggia i 43 anni dell’«Arlecchino»

Compleanno americano per l’attore Ferruccio Soleri, lo storico Arlecchino di Giorgio Strehler. Soleri festeggerà 76 anni oggi ad Ann Arbor, nel Michigan, sul palco, dove da 43 anni veste i colorati panni del servitore di due padroni, che sta attraversando gli Stati Uniti con l’ennesimo, trionfale, tour, che si chiuderà il 29 novembre a Chicago. Ancora Soleri non lo sa, ma oggi, alla fine della rappresentazione pomeridiana, un attore della compagnia gli porterà sul palco della University Musical Society una torta di compleanno. I festeggiamenti proseguiranno poi con una cena di gala con il console italiano a Detroit, Nicola De Santis. Soleri racconta che il tour americano «sta andando molto bene» e ricorda la tournée più bella, «nel '67, la prima in Inghilterra, quando Laurence Olivier mi disse “stasera vorrei essere lei” e la principessa Margareth sospese una cena per aspettare il nostro arrivo dopo lo spettacolo». Di bei ricordi, in 43 anni da Arlecchino, ce ne sono parecchi: «Non rammento nemmeno quanti tour ho fatto, non tengo il conto delle recite, che ormai saranno più di duemila, ma ricordo l’accoglienza tributataci in Cina e in Giappone, dove il pubblico, anche se non capiva nulla, visto che all’epoca non c’erano i sovratitoli, si inginocchiava alla fine dello spettacolo».

«Lo stesso avveniva in Russia e Corea, Paesi - nota - con lingue assai diverse dalla nostra»: il merito, secondo Soleri, va tutto a Giorgio Strehler «che ha fatto un lavoro incredibile, mettendoci tutto ciò che ne ha fatto un grande spettacolo». Da quando il fondatore del Piccolo non c'è più, però, in tutto il mondo Arlecchino è sinonimo di Soleri, ma lui minimizza: «Cerco solo di mantenere lo spettacolo, di extra - dice - c’è ben poco».

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