Milano, 18 giugno 1967
Caro Sereni, ti ricordi forse come l'anno scorso venni a parlarti di un progetto di fare un libro a fumetti o simili, di genere narrativo. E come tu ti mostrasti favorevole.
Da allora è passato un anno, credo. Alla faccenda, che mi sta molto a cuore e che, se riuscisse, penso dovrebbe avere un notevole successo anche come assoluta novità (nessuno, che io sappia, ha fatto finora un libro di disegni di argomento serio e di ampio respiro), alla faccenda, dico, ho pensato parecchio. E adesso sarei pronto a partire.
Prima però, devo farti delle precise domande, e te le faccio per lettera, allo scopo di semplificare le cose.
L'anno scorso, e l'idea lì per lì mi parve giusta, tu mi dicesti che sarebbe stato preferibile che il romanzo (più che romanzo sarebbe un poema) uscisse nel formato normale, più precisamente nello stesso formato dei fumetti di Hart.
Venendo al sodo, mi sono reso conto che, dato il tipo dei miei disegni e il testo abbondante (il quale sarebbe tutto scritto da me), quel formato è troppo piccolo. Inoltre mi sono persuaso che sarebbe infinitamente meglio se il libro fosse tutto a colori. Robert Laffont, con cui ho accennato vagamente al progetto, se ne è mostrato straordinariamente entusiasta, al punto da dirmi che sarebbe disposto lui a essere il rimo editore.
Quindi ti chiedo:
- È possibile fare questo libro (saranno circa trecento pagine) di un formato più grande? Per esempio 17 per 23? (I famosi fumetti francesi Barbarella e Jodelle hanno un formato 25 per 33).
- È possibile farlo tutto a colori? Magari a colori piatti come Jodelle? L'effetto sarebbe indubbiamente molto ma molto maggiore.
Capisco che questo è chiedere a Mondadori di mettersi in una impresa fuori dell'ordinario.
Ma mi auguro che possiate avere abbastanza fiducia in me.
Benché il disegno non sarà di tipo fumetto classico, ho già fatto fare centinaia di fotografie, che mi saranno necessarie. La storia, per così dire, è già definita. Ora però mi occorre il tuo nulla osta.
Sarà un lavoro molto impegnativo. Penso che al minimo occorrerà un anno di tempo (...).
Se si fa il libro a colori, devo colorare i disegni in partenza o è meglio che colori le bozze in un secondo tempo? Domando questo pensando alle traduzioni, che dovranno essere applicate a listelli sui disegni; se questi disegni fossero già colorati, ne nascerebbe, immagino, una grossa difficoltà tecnica.Spero con questa lettera di non averti spaventato. E attendo con una certa ansia la risposta. Magari mi puoi mandare a chiamare.
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