Applausi per Montella ma vince il Bayern

Federico Malerba

Il «vaso di coccio», quello che tutti si litigavano ai sorteggi di due settimane fa, tanto fragile non era. Chi pensava che il Bayern sarebbe andato a Siviglia a fare una passeggiata ha dovuto ricredersi dopo che per quasi tutto il primo tempo la squadra di Montella ha soffocato i bavaresi riuscendo anche ad andare in vantaggio. E se alla fine ha perso può incolpare la sfortuna e la maggior qualità dell'armata teutonica emersa alla distanza, ma anche prendersi gli applausi del Sánchez-Pizjuán perché si è dimostrata all'altezza di un quarto di Champions.

Il timore reverenziale degli spagnoli è durato 5 minuti, poi una volta annusato l'approccio molle degli avversari hanno iniziato a pressare a rendersi pericolosi. Al 20' la prima occasione clamorosa quando Sarabia si è ritrovato sul destro sordo una respinta di Hummels e ha graziato Ulreich sparando fuori da pochi metri, ma una dozzina di minuti dopo l'esterno si è fatto perdonare infilando l'1-0, stavolta col mancino. Dubbi sul controllo col braccio che ha ricordato quello di Poli contro la Roma: sicuramente involontario, sicuramente decisivo. Orsato, incoraggiato dalle mancate proteste Bayern, ha indicato il centrocampo.

Giusto il tempo di sostituire il malconcio Vidal con James Rodriguez, però, che il Bayern ha subito trovato il pari senza merito. Il colombiano ci ha messo del suo con un'apertura per Ribery, ma quello del francese era un cross che senza la deviazione di Jesus Navas non avrebbe mai ingannato Soria. Nella ripresa il Siviglia ha iniziato ad accusare la stanchezza e piano piano è uscito il Bayern.

Soria si è superato al 49' su Javi Martinez ma nulla ha potuto al 68' sulla zuccata di Thiago Alcantara: altro assist di Ribery e mezza deviazione (di Escudero) che ha ingannato il portiere. Massimo risultato col minimo sforzo, tipico delle grandi. L'opzione sulle semifinali è già di quelle pesanti, ma per puntare alla Champions i tedeschi dovranno alzare di parecchio il livello.