La "congiura" contro Ancelotti: così ha perso lo spogliatoio

L'esonero di Carlo Ancelotti ha radice ben profonde nello spogliatoio del Bayern Monaco: così ha dovuto lasciare la squadra

La "congiura" contro Ancelotti: così ha perso lo spogliatoio

L'esonero di Carlo Ancelotti ha radice ben profonde nello spogliatoio del Bayern Monaco. L'addio di Carletto alla Bundesliga sarebbe nato da una sorta di congiura maturata nelle ultime settimane. Di fatto il tecnico del Bayern ha subito una sorta di accerchiamento da parte dei sentaori. Arrivato al Bayer dopo la dura "cura" Guardiola, è subito arrivato il Meisterschale. La sua capacità di guidare e controllare lo spogliatoio è stata immediatamente apprezzata dai giocatori e dalla società. Nel suo staff c'erano anche il figlio e il genero col ruolo di nutrizionista. Ma nel momento in cui sono arrivate le prime sconfitte in questo avvio di stagione ecco che i metodi di Ancelotti sono stati subito messi in discussione. Dito puntato proprio contro quel suo stile di allenare. L'accusa più gettonata è stata: "Lascia troppa libertà ai giocatori". Quella stessa libertà che invece era stata apprezzata proprio al suo arrivo a Monaco. I senatori hanno giocato subito le loro carte. Infatti qualche panchina di troppo per Thomas Muller e per Robben hanno di fatto segnato il futuro del tecnico. Sono stati proprio i big dello spogliatoio, come riportano alcune indiscrezioni dalla Germania, a "sfiduciare" il tecnico del Bayern. Ancellotti ad un tratto si è trovato solo contro quegli stessi giocatori con cui aveva vinto. Una vera e propria "congiura" nata dopo qualche passo falso in Bundesliga. La sconfitta con il Paris St.

Germain è stata la vera goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un'occasione che ha portato alla luce tutti i malumori contro il tecnico e il suo staff. Per Ancelotti dunque non è stato un fulmine a ciel sereno. Ma una doccia gelata che da tempo qualcuno gli aveva riservato...

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