Torino Giorni inevitabilmente felici per l'Inter. Ma anche caldi: sul fronte societario e tecnico. Perché, pur se le sensazioni sono positive, non è ancora detto che Conte resti sulla panchina nerazzurra. Marotta, pochi minuti prima della partita contro la Juventus che fu anche sua, ha comunque fatto trasparire un certo ottimismo: «È iniziato un ciclo e vogliamo continuarlo, nel frattempo ci godiamo il traguardo. Conte? È un vincente ed è normale che sia molto ambizioso. Il suo ciclo è cominciato molto bene e vorrà migliorarlo. Nei prossimi giorni incontrerà Zhang e speriamo si possa continuare insieme». Nessuna tensione manifesta, insomma, come invece era accaduto in altri tempi sia durante la sua esperienza a Torino che nel primo anno in nerazzurro. Morale: non resta che attendere, prendendo atto della serenità altrui. Ovvero dell'amministratore delegato nerazzurro, secondo il quale «vincere è sempre una grande emozione. Questo scudetto con l'Inter forse è arrivato inaspettato nelle tempistiche, quindi ci stiamo godendo l'impresa. Dal mio punto di vista, ho voltato pagina rispetto al passato e venire in nerazzurro mi ha portato stimoli e motivazioni».
Quanto all'aspetto societario, la proprietà in settimana dovrebbe chiudere un finanziamento da 250-270 milioni per garantire continuità nei prossimi mesi: la chiusura con uno dei due fondi americani Bain Capital e Oaktree è prevista intorno al 20 maggio, con il primo che risulta essere in leggero vantaggio.
Se tutto si concluderà positivamente Steven Zhang, presente anche ieri allo Stadium e protagonista di una lunga chiacchierata con Andrea Agnelli prima del fischio d'inizio, tirerà un sospiro di sollievo. E a quel punto tutta l'Inter potrà cominciare a ragionare sulla stagione che verrà: con l'obiettivo di tagliare comunque i costi e di rimanere competitiva.
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