Gli inglesi avranno anche preso una storta sulla security interna per i Giochi ma per il resto sono andati giù forte e hanno messo a disposizione degli ospiti del Villaggio circa 100 mila preservativi immaginandosi supercoperti. Invece non hanno azzeccato neppure questa, almeno a sentire le rivelazioni degli ospiti del villaggio, cioè gli atleti e le atlete. Cosa se ne fanno della miseria di 100mila preservativi per due settimane circa 10mila e 500 atleti con il testosterone in folle? A conti fatti sono meno di dieci a testa, anzi a coppia, senza contare il resto delle delegazioni, è una provvigione che basta forse per un week end, e poi?
La questione è seria e quelli del Cio sono rimasti un po' spiazzati perché fino a ieri si parlava solo del sesso della Mokgadi Caster Semenya, medaglia d'oro ai mondiali del 2009 negli 800 femminili. E non era chiaro di quale dei due sessi si parlasse. Adesso invece è tutto accertato: nel villaggio si fa attività a tutti i livelli e su qualsiasi superficie, prima e dopo, con entusiasmo e grande trasporto perché, come dice Hope Solo, il portiere della squadra femminile Usa, questo è il vero gioco del villaggio, ed è molto meglio di una medaglia: «Qui si fa un sacco di sesso perché siamo tutti consci che certe emozioni si vivono una volta sola nella vita e nella carriera di una atleta. E quindi si desidera conservare dei bei ricordi».
Parole che mettono sangue, parole sante. E la Solo è andata anche di particolari: «Ho visto gente avere rapporti all'aperto, sui prati, tra gli edifici». Insomma cose grosse, non casi isolati di qualche indemoniato, no, azioni di gruppo, trionfo di squadra, il collettivo che vince, mai il singolo. Il nuotatore americano Eric Shanteau è riuscito anche a darsi una spiegazione che non fa una grinza: «L'atmosfera è gia eccitante quando ancora siamo in mensa. È molto più intensa che nei college o nei campus universitari perché qui siamo tutti belli».
A sentirlo fare outing si maledice quando si è scelto di fare solo calcio. E non è una questione americana, la nostra Federica Pellegrini ha confessato che a lei attizza al massimo farlo subito prima, un dolce su e giù e poi due bracciate, un record solo, il vero biathlon. Il fidanzato Filippo Magnini si era incartato sulla stessa domanda ed era arrossito: «Ma scherziamo! Mai prima di una gara». Lei lo aveva ripreso come uno scolaretto e aveva fatto capire di non star lì a dargli retta, loro due non guardano il calendario, quando è il momento è il momento. Del resto proprio la nostra Federica aveva confessato che il suo sogno era fare sesso sui tacchi a spillo in palestra ed era entrata di getto nei nostri pensieri, eroina extralarge, abbondante e generosa. E forse di tutto questo la miglior spiegazione l'ha data Elisa Di Francisca, argento mondiale del fioretto: «Alle donne il sesso pre gara fa bene. Agli uomini no perché li scarica». Adesso lo sapete anche voi che non vi cimentate più da un pezzo.
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