Roma - «Alzati e cammina», dice una canzone del rapper brasiliano Emicida citato da Felipe Anderson nel suo ultimo post su Instagram. E più o meno è quel che dicono a lui molti tifosi laziali che lo hanno commentato e quelli che lunedì sera hanno ricoperto di fischi i suoi 20 minuti molli e svogliati contro il Genoa. Pare che Felipe non abbia gradito la partenza dalla panchina e quando è entrato lo ha fatto ampiamente notare, cosa che ha mandato su tutte le furie Simone Inzaghi. «Con me non giochi più» gli avrebbe urlato l'allenatore, ricevendo come risposta un offeso «te la prendi sempre e solo con me». Solo l'intervento di Lucas Leiva avrebbe impedito che la situazione degenerasse, ma il duro scontro è stato implicitamente confermato dalla società che ha negato contatti fisici tra i due parlando di «semplice confronto civile».
L'insoddisfazione di Felipe covava da qualche settimana, nascosta dalle vittorie della Lazio. Rientrato a metà dicembre dopo quattro mesi e mezzo di assenza per la pubalgia, Anderson ha ritrovato una squadra che senza di lui e con Luis Alberto alle spalle di Immobile ha vinto una Supercoppa e trovato la quadra regalandosi un autunno sontuoso. Inzaghi lo ha reinserito gradualmente ma lui non è mai riuscito a riprendersi il posto da titolare perché dopo qualche spezzone confortante sono arrivate prove incolori quando ha avuto le sue chances dal 1'. Il bubbone è scoppiato lunedì sera e la questione non è morta lì, perché ieri Anderson ha marcato visita all'allenamento delle 15, non è dato sapere se per scelta del giocatore o della dirigenza.
A 48 ore dalla sfida con il Napoli il numero 10 biancoceleste non è nemmeno sicuro di rientrare tra i convocati. Probabilmente avrà la sua occasione di riscatto giovedì prossimo a Bucarest in Europa League perché Inzaghi è in lotta su tre fronti e non può permettersi di rinunciare al turnover, ma in questo momento il futuro del brasiliano è in discussione come mai.
Lotito ha sempre rifiutato tutte le offerte per il suo gioiellino che nell'estate del 2015 era arrivato a valere 50 milioni: le ultime (intorno ai 25) sono state ritenute troppo basse, ma tra la il club e il giocatore il confronto è aperto e se la situazione rimanesse questa a giugno verrebbero prese in considerazione. Che Felipe sia un ragazzo fin troppo sensibile è cosa nota, ma la Lazio si è stancata di aspettarlo: o tira fuori l'orgoglio o dopo 5 anni le strade potrebbero separarsi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.