Lorenzo Amuso
Londra È finita in anticipo la stagione di Zlatan Ibrahimovic. E c'è chi teme che sia anche calato il sipario sulla sua strepitosa carriera. I timori di José Mourinho hanno trovato puntuale conferma negli esami strumentali del giorno dopo. Quella torsione innaturale (iper-tensione del ginocchio destro) al termine dei tempi regolamentari contro l'Anderlecht rischia di concludere anticipatamente la sua avventura con il Manchester United. In scadenza di contratto a giugno il suo agente Mino Raiola aveva rimandato al termine della stagione le trattative per il rinnovo, forte dell'ennesima prolifica annata del suo assistito. Svincolatosi la scorsa estate dal Paris Saint Germain, nonostante l'età (sportiva) non più giovanissima (35 anni), Ibra è stato subito protagonista in Premier League. Già 17 gol in 28 presenze, addirittura 28 in tutte le competizioni. La scommessa vinta di Mou che lo aveva fortemente voluto all'Old Trafford dopo averlo allenato un solo anno a Milano. Tra i due un'intesa naturale, spontanea, che lasciava presagire uno scontato prolungamento. Anche perché nonostante la conquista della League Cup (con doppietta di Ibra nella finale di Wembley contro il Southampton), lo svedese riteneva questa stagione incompiuta, se non proprio fallimentare. Non abituato ad andare in vacanza senza trofei (impressionante il suo record di 13 titoli domestici tra Olanda, Italia, Spagna e Francia), puntava nell'Europa League per riscattare - ma solo a livello di squadra - un'annata viceversa incolore. Ma quella scomposta caduta ha stralciato non solo i suoi piani, ma soprattutto quelli dei Red Devils. Che già da domani contro il Burnley dovranno inseguire l'ultimo posto per la Champions League senza lo svedese. La cui assenza rischia di pesare ancor di più in Europa, nella doppia sfida di semifinale contro il Celta Vigo (l'altra vede scontrarsi Lione e Ajax). È andata proprio come temeva Mourinho. Al termine della gara, nonostante la qualificazione strappata ai tempi supplementari, si era presentato davanti ai taccuini col volto scuro, e pochissima voglia di festeggiare. «Voglio aspettare il referto medico ma l'infortunio di Zlatan, secondo la mia esperienza, mi sembra grave. Mi auguro di sbagliarmi, ma non riesco ad essere troppo ottimista». Ieri il referto medico ha confermato le sue preoccupazioni. Lesione del legamento crociato. È ancora troppo presto per avanzare ipotesi sui tempi di recupero, ma è certo che lo stop non sarà inferiore ai sei mesi.
Compromettendo il finale di stagione, e la preparazione per la (eventuale) prossima. Ed è qui che nascono i dubbi sul futuro di Zlatan: chissà se avrà voglia di continuare, magari declassato in un campionato minore come quello statunitense.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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