Rinasce il calcio scozzese: oggi Celtic-Rangers

L'Old Firm per far felici i biancoverdi che da 4 anni dominano senza rivali e vera gloria

Lorenzo Amuso

Londra Il paradosso è che l'Old Firm negli ultimi quattro anni è mancato soprattutto al Celtic che senza gli eterni arcirivali ha potuto infilare un poker di titoli nazionali di fila. Privati della rivalità con i Rangers, però, sono stati archiviati alla stregua di titoli di cartone, senza smalto di gloria. Perché le due squadre di Glasgow rappresentano da sempre, salvo qualche estemporanea incursione dell'Aberdeen, il calcio in Scozia. Una diarchia prepotente e incontrastata che assieme conta più di 100 campionati, altrettante coppe nazionali.

Per la prima volta dal 2012, anno di fallimento dei Rangers, oggi torna il derby più giocato d'Europa, arrivato alla replica numero 402. Calcio d'inizio, a Celtic Park, a mezzogiorno. Come ormai da consuetudine, per limitare il consumo di alcol, eliminando almeno uno degli ingredienti di questo cocktail esplosivo. Perché l'Old Firm trascende la rivalità sportiva per diventare una contrapposizione, spesso violenta, di carattere politico-religioso. I Rangers, che hanno vinto più spesso (159 a 145), sono la squadra dell'establishment, protestanti e unionisti; il Celtic è l'orgoglio dei repubblicani di origini irlandesi, fieramente cattolici e indipendentisti. Divisi e diversi in tutto. Diventa così quasi inevitabile che il tribalismo sportivo degeneri in scontro ideologico, caricando la stracittadina di significati extra. Ma soprattutto di tensione e violenza. Glasgow si prepara dunque a vivere un altro pomeriggio sotto assedio, imponenti le misure di sicurezza. Eppure nessuno protesta, neppure chi subirà maggiormente i disagi. Perché il ritorno dell'Old Firm non solo riannoda i fili della storia (calcistica), ma soprattutto è una gigantesca occasione di business per commercianti, tassisti, albergatori, ristoratori.

Oltreché per le due squadre che pure oggi inseguono inevitabilmente obiettivi differenti: il Celtic, affidato all'ex Liverpool Brendan Rodgers, primeggia con ambizioni di Champions League, i neo-promossi Rangers sono all'inseguimento del prestigio smarrito. Scontati i pronostici, così come l'agonismo ferino in campo fino al triplice fischio finale. Talvolta anche oltre.

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