Lo Special One licenzia i raccattapalle lenti È il mestiere che lo ha lanciato nel calcio

Da piccolo recuperava i palloni, ora è lui a cacciare gli ex giovani colleghi

Lo Special One licenzia i raccattapalle lenti È il mestiere che lo ha lanciato nel calcio

Londra L'ingresso nel mondo del pallone non è avvenuto quando a Barcellona si è trovato a tradurre l'inglese di Sir Bobby Robson.

Men che meno dopo essere stato promosso - sempre al Camp Nou - al ruolo di osservatore da Louis van Gaal. José Mourinho ha scoperto i primi segreti del calcio da dietro una porta. Quella dell'adorato papà Felix, un discreto portiere. Il piccolo Mou era il suo raccattapalle personale quando si allenava con la maglia del Vitoria Setubal. Era la fine degli anni '60 e José era felice come se gli fosse stata affidata una responsabilità decisiva. Recuperare i palloni.

Forse anche per questo nel corso della sua carriera di allenatore, nonostante i tanti trofei, gli sconti con gli arbitri, i grandi giocatori allenati, i contratti milionari, non ha mai perso di vista i suoi ex giovani colleghi seduti a bordo campo.

Durante una partita in casa del Crystal Palace ne aveva rimproverato uno - platealmente fino a puntandogli il dito contro - per aver perso tempo. E dopo una trasferta a Leicester aveva definito i ballboys locali «una disgrazia del calcio inglese».

Adesso però è lui a volerne di smaliziati, per sostituire quelli in servizio all'Old Trafford, tutti licenziati. «Non capiscono nulla di calcio», la giustificazione confidata ai suoi increduli dirigenti.

Tradizionalmente il Manchester United seleziona i ballboys dalla propria fondazione, un'ente che si occupa di adolescenti in difficoltà. Da ora però saranno i Red Devils del domani - ovvero i giocatori della Under 16 - a presidiare il bordo-campo.

Non per premio, ma con il dovere di partecipare alla partita, leggendo i vari momenti, decidendo quando rallentare o accelerare le operazioni di recupero palla.

Non è nuovo Mou a queste pignolerie da incontentabile perfezionista. Ormai celebre il suo litigio in mondovisione con l'ex medico del Chelsea Eva Carneiro, accusata di ingenuità quando si era precipitata in campo per soccorrere Eden Hazard contro la volontà del portoghese.

E già ai tempi

dell'Inter, dopo una gara casalinga contro il Catania, si era lamentato della lentezza dei raccattapalle nerazzurri, chiedendone di nuovi, più maturi e scafati. Era stato accontentato, come puntualmente è successo a Manchester.

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