Nello sport siamo sempre abituati a vedere uomini che compiono grandi imprese. Quella di Giuseppe Ottaviani, vincere 10 medaglie d'oro in un campionato mondiale Master indoor e stabilire il record del mondo nel triplo (4,44 metri), va aldilà della grande impresa, rappresenta qualcosa di storico e senza tempo. E dire che Ottaviani, marchigiano, classe 1916, a Budapest era alla sua prima esperienza in una manifestazione internazionale. Non male, visto che è diventato l'atleta master italiano con il maggior numero di vittorie in un Mondiale, superando i 7 ori all'aperto che Vittorio Colò aveva ottenuto a Durban nel 1997.
Al termine della manifestazione, Ottaviani è stato festeggiato dagli organizzatori insieme all'altra veterana, Olga Koltelko, 95enne canadese vincitrice anche lei di 10 ori, a cui ha voluto donare il suo bouquet di fiori. «Partecipare a questi Mondiali è stata una gioia - racconta Ottaviani - e durante i giorni delle gare la simpatia e la disponibilità di chi ho incontrato, dai volontari agli atleti delle altre nazioni, mi ha fatto respirare lo spirito dello sport e in particolare della famiglia dell'atletica master: amicizia e corretta competizione». Al momento della sua premiazione, Ottaviani ha pure scherzato: «È bello essere riconosciuto da atleti, donne e uomini di tutte le età e lingue, ma anche da ragazzi e ragazze presenti come volontari. Due di loro hanno detto che rappresentano la generazione 2.0, mentre io sono quella del meno due da 100».
E ora la grande festa a casa, nel piccolo centro di Sant'Ippolito, in provincia di Pesaro, dove sarà accolto come un eroe... Un eroe senza tempo.
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