Tour de France 10 tappa: presentazione percorso e altimetria

E venne il momento del primo, vero arrivo in salita del Tour, nel giorno dedicato in Francia alla festa nazionale. Dopo lo scossone alla classifica di ieri, tappa molto impegnativa, che costringerà gli uomini di alta classifica ad uscire allo scoperto. Sette Gpm totali, con il traguardo piazzato in vetta a La Planche des Belles Filles

Decima tappa e al Tour primo arrivo in salita
Decima tappa e al Tour primo arrivo in salita

La decima tappa è una fra le più impegnative del Tour: sette salite complessive, quattro di prima categoria. Non ci si può più nascondere, chi non ha le gambe per stare davanti pagherà tutti questi chilometri all'insù.

Si comincia a salire già dopo venti chilometri sul Col du Firstplan, 8 km di lunghezza al 5% di pendenza media, che sarà una sorta di antipasto di ciò che vedremo più avanti. Al termine della discesa è collocato il traguardo volante, poi si sale di nuovo sul Petit Ballon, 9 km di ascesa dura, con pendenze stabilmente sopra l'8%. Breve discesa, ed ecco la terza arrampicata odierna sul Col du Platzerwasel, leggermente più breve del colle precedente ma con pendenze superiori. Tre salite piuttosto impegnative in circa 70 km, per scremare subito il gruppo.

Dopo il Platzerwasel si può tirare un po' il fiato, ma occhio alla discesa che si presenta tortuosa. Le asperità seguenti sono leggermente più semplici: sia il Col d'Oderen che il Col des Croix hanno una pendenza media intorno al 6%, e sono lunghi rispettivamente 7 e 3 km. Vietato rilassarsi però, perché da qui si entra nella fase calda della corsa, quella decisiva. Superate queste due difficoltà, si torna ad affrontare una salita di 1° categoria, il Col de Chevrères, che fa il suo debutto al Tour de France. L'arrampicata è breve, poco più di 3 km, ma le pendenze sono da scalatori puri, con tratti che oscillano fra il 14% ed il 18% e una pendenza media superiore al 9%. Non ci sarà molto spazio per il recupero nella discesa successiva, al termine della quale si approccerà subito l'ascesa finale.

La Planche des Belles Filles non è lunga (poco meno di 6 chilometri), ma è una salita vera con molti tratti al di sopra del 10% e una rampa finale al 20%. Lo sforzo è breve, all'incirca venti minuti, ma rischia di essere molto intenso se la salita verrà affrontata a tutta. Il precedente del 2012 è emblematico: la corazzata Sky diede una dimostrazione di forza notevole, annichilendo le formazioni avversarie. In quella tappa si rivelò al mondo Chris Froome, che prima lavorò per il capitano Wiggins e poi in cima andò a prendersi la tappa. Quel giorno la Sky fece un ritmo forsennato, insostenibile, che decimò il gruppo dei migliori, lanciando i suoi uomini di punta.

I più attesi di oggi saranno, naturalmente, Contador e Nibali: il primo è obbligato ad attaccare, per provare a scalfire il distacco che lo separa dall'avversario, il siciliano invece potrà giocare in difesa, forte del suo vantaggio in classifica generale.

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