Il Tour riparte da Besançon senza Cancellara: il ciclista svizzero ha deciso di salutare la carovana nel giorno di riposo, per concentrarsi sulla seconda parte di stagione. L'obiettivo per "Spartacus" è il campionato mondiale a Ponferrada. Il plotone appare rinfrancato dal martedì di pausa, infatti si parte a tutto gas mantenendo nei primi venti chilometri una media superiore ai 50 orari. Bisogna aspettare il chilometro 40 per vedere andar via la fuga del giorno, composta da tre corridori: Elmiger (Iam), Lemoine (Cofidis) e Delaplace (Bretagne). Il gruppo dà via libera e il loro vantaggio sale immediatamente a 4 minuti.
All'Astana va bene così e la forbice del distacco cresce ancora sino a raggiungere i 6 minuti. In quel momento si porta al comando la Orica-GreenEdge di Simon Gerrans; il corridore australiano ha messo nel mirino la tappa di oggi, che presenta un finale adatto alle sue caratteristiche. Il ritardo degli attaccanti si riduce di nuovo a 4 minuti. Al traguardo volante transita davanti Lemoine, mentre Greipel si aggiudica lo sprint di gruppo davanti a Kittel. Stranamente Sagan - di solito sempre in prima linea - rimane più indietro, ma il suo vantaggio nella classifica a punti è talmente ampio che può permettersi una giornata di tranquillità.
A dare man forte agli uomini Orica in testa giungono alcuni corridori della Cannondale, e la fuga rimane sotto controllo a distanza di sicurezza. Questa edizione della "Grande Boucle" è particolarmente tormentata per Andrew Talansky, giunto qui con il morale alto dopo il successo al Giro del Delfinato; a causa dei dolori provocati dalle ripetute cadute dei giorni scorsi, si stacca in pianura e fatica a rientrare sul gruppo. A scortarlo c'è l'ammiraglia della Garmin, a oltre quattro minuti di ritardo dalla coda del plotone. Prende corpo l'ipotesi del ritiro per il corridore americano, visto che la sua squadra si è schierata in blocco in testa al gruppo a tirare per riagguantare i fuggitivi.
All'inizio della Cote de Rogna rimangono davanti Elmiger e Lemoine, poiché Delaplace perde subito contatto. Il plotone ha ridotto il distacco a poco più di 1 minuto. In prossimità della vetta Elmiger rimane da solo, mentre cominciano gli scatti alle sue spalle, con Roche e Bakelants che si avvantaggiano sul gruppo. Sul secondo Gpm si forma un quintetto in testa: Elmiger viene raggiunto da Bakelants, Roche, Herrada e Gautier, fuorisciti dal plotone lungo l'ascesa della Cote de Choux. Lo svizzero della Iam conquista il primo posto in entrambi i Gpm, il gruppo insegue a mezzo minuto. Roche tenta l'azzardo solitario a 20 km dal termine, transita per primo sull'ultimo Gpm, ma il gruppo con la Cannondale in testa non concede spazio e - dopo aver raggiunto gli altri fuggitivi - richiude anche sul francese della Tinkoff ai -18.
In discesa allunga l'ex maglia gialla Gallopin, seguito da Sagan, Kwiatkowski e Rogers, il gruppo è poco più indietro. Fase di studio tra i quattro e ne approfitta Gallopin, che parte di nuovo all'attacco. È il momento decisivo della tappa, gli altri attaccanti si rialzano e il francese della Lotto fila dritto fino al traguardo, anticipando di un soffio il gruppo dei big. Dopo la maglia gialla, ecco il successo di tappa per Gallopin, davanti a Degenkolb, poi seguono Trentin e Bennati. Calvario Talansky: l'Americano giunge a oltre mezzora di ritardo, rimanendo per pochissimo dentro il tempo massimo. Meritati gli applausi del pubblico.
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