Grande conclusione per i campionati italiani di ciclismo su strada, dove a salire sul gradino più alto del podio è il siciliano Nibali, trentenne messinese che non ha resistito al pianto al taglio del nastro del traguardo.
Un pianto liberatorio per il neo campione italiano, che ha vinto il Trofeo Melinda: 220 km in 5 ore 40 minuti primi e 55 minuti secondi, da Malè a Fondo. Una gara avvincente che si è accesa soprattutto nell'ultimo km. durante il quale òp squlo dello stretto ha lottato in solitaria contro il giovanissimo Formolo, appena 22 anni, che alla sua prima stagione da professionista ha disputato una gara maiuscola, restando in prima posizione fino ai 300 metri.
La mancanza di esperienza, la stanchezza, la paura di vincere, però, hanno fatto in modo che un ciclista di esperienza come Nibali emergesse negli ultimi metri della gara estenuante, mettendo le sue ruote davanti e superando il giovanissimo nell'ultima curva: un ultimo scatto da vero campione che gli ha consegnato la vittoria tanto sperata e cercata. Un emozione fortissima per il Siciliano, che ha ritrovato la vittoria dopo oltre un anno e che ha voluto celebrare il trionfo con ciò che ha di più caro: ha fatto una cosa talmente semplice da risultare straordinaria, è salito sul podio con sua figlia, la piccola Emma nata poco più di 4 mesi fa.
Una vittoria che fa morale e spirito per Nibali, impegnato nella preparazione per il Tour de France.
Il ciclista ha corso questa gara in una condizione particolare, votata al raggiungimento del massimo potenziale per la gara in terra francese e ha ammesso di non aver voluto sprecare le energie. Una vittoria che fa ben sperare per il il Giro di Francia e che da ulteriori motivazioni a Nibali per raggiungere nuovi obiettivi.
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