«Le strade al Nord? Più urgenti del Ponte»

Milano e la Lombardia punto di incontro tra oceano Atlantico e oceano Pacifico. Pensa in grande Roberto Castelli, sottosegretario alle Infrastrutture, progettando il futuro delle strade regionali, delle ferrovie e delle grandi opere che «condizioneranno i prossimi secoli».
E parlando del Corridoio 5, la lunga via che collegherà Lisbona a Kiev, immagina Milano come il centro del percorso tra un oceano e l’altro. «C’è un grande fermento sul trasporto ferroviario di tutto il mondo. Queste - spiega - sono occasioni che non vanno assolutamente perse, pena il declino economico del paese. Al Sud invece si pensa ancora a come collegare la Sicilia con la Calabria. Va fatto anche il ponte sullo stretto, per carità, ma prima si pensi al Nord e ai suoi collegamenti con l’Europa e il resto del mondo». In vista del passaggio del Corridoio 5, tra il 2020 e il 2030, si vuole superare un paradosso e non lasciare la regione più avanzata d’Italia «sottosviluppata» dal punto di vista infrastrutturale. Castelli fa due conti e calcola che in Spagna ci sono 270 chilometri di autostrade ogni milione di abitanti, 144 chilometri in Italia e solo settanta in Lombardia. «Un dato desolante che va corretto».
E sia. Il piano d’azione c’è e si snoda in un serrato programma di oltre 200 pagine sulla carta e di oltre otto miliardi di euro come costo per realizzare Brebemi, Pedemontana e Tem. L’obbiettivo è «recuperare il gap» rispetto agli altri Paesi europei e, come prima tappa del programma, arrivare con tutte le carte in regola all’appuntamento del 2015. In vista di Expo, per sé Castelli pensa a «un ruolo di raccordo fra le istituzioni centrali e locali» e già fin d’ora definisce «ineludibile» il ruolo della Regione Lombardia. I presupposti per dare un’accelerata ai lavori sono dati per acquisiti. «Con l’ex ministro Antonio Di Pietro abbiamo lavorato bene - puntualizza il presidente lombardo Roberto Formigoni -. Ora, con questo governo, mi aspetto una collaborazione ottima. In preparazione di Expo serve un intenso gioco di squadra per vincere». La legge speciale su Expo è ben fatta, secondo Castelli, convinto che non verrà presentato nessun ricorso al Tar e che i compiti di Regione e governo siano ben distinti. Neanche da dire che tra le priorità per le infrastrutture lombarde c’è il rilancio di Malpensa. Il centrosinistra sprona a non dimenticarsi, nei programmi dei prossimi anni, del trasporto pubblico. È il vicepresidente del Consiglio lombardo, Marco Cipriano (Pd), a sostenere che «non è sufficiente annunciare le opere infrastrutturali ma bisogna anche dire come si intende gestirle». Nei prossimi giorni Formigoni incontrerà anche il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli.

Si proseguirà in linea di massima con il programma tratteggiato durante il precedente governo, cercando il modo per abbreviare ulteriormente l’iter, soprattutto burocratico, dei lavori e per aprire i cantieri nel più breve tempo possibile.

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