Suoni, danze e colori Arriva a Milano il festival del «Sud»

Da giovedì fino al 16 luglio la rassegna dedicata all’Africa

Carlo Faricciotti

Appuntamento da giovedì al 16 luglio negli spazi della Fabbrica del Vapore, in via Procaccini 4, con la nuova edizione di AfricaMilanoFestival 2006, organizzata col patrocinio e il contributo di Comune e Provincia. Il nome non deve trarre in inganno: il programma prevede, come recita il sottotitolo, «musica, danza e teatro da tutto il mondo», non solo quindi dal continente africano. La parola chiave di quest’edizione è infatti «Sud»: è dal Sud del mondo che arrivano gli artisti, recando suoni, colori, esperienze delle loro terre.
Si parte con Sakina, cantante marocchina alla sua prima esibizione italiana, e si prosegue, il giorno dopo, con l’omaggio al cantastorie pugliese Matteo Salvatore, autore di canzoni in cui ha saputo mescolare amore, morte, lavoro, passione e sudore del suo mondo. Il 10 giugno sarà la volta di una Festa di fine anno a favore delle associazioni no profit Zem e Amazonia: protagonisti della serata i Pali e Dispari con il collettivo Favelas, Modou Gueye, i Monopolio di Stato e i dj di Spazio Petardo. L’11 giugno spazio al teatro: le compagnie Mascherenere e Bena Pingui presenteranno Evu Mana Bodo, ovvero la genesi del mondo secondo le religioni delle antiche popolazioni del Camerun del Sud. Se il 13 e il 14 sono dedicati a un workshop sulla narrazione africana (dalle 18 alle 23, quota di partecipazione euro 50), il 15 ancora musica con il trio di band Museo Kabikoff, Nadir e Fratelli Calafuria: un concerto all’insegna della contaminazione di generi, suoni, testi. Sempre di musica e teatro, infine, gli ultimi tre appuntamenti di giugno: Mondò & Friends (16 giugno: quando il Mediterraneo incontra il rock, il blues e il reggae); i Bovisa Reggae Foundation con i 24 Grana (17 giugno); Compagnia Bena Pingui (in scena il 19-20 giugno con la «panoramica di saggezza ancestrale» C’era 14 volte...). Un po’ di riposo e il 6 luglio la cavalcata ricomincia con i salentini Kumenei, seguiti (7 luglio) dai suoni e dalle storie del mondo raccontati da Moranera e da Ragasirifa e O’Zulu, entrambi l’8 luglio. Se l’11 luglio sarà consacrato al teatro, con lo spettacolo della Compagnia Mai Sentiti Queribus, Deserto, il 12 s’infuocherà con il Grupo de baile Flamenco Canelas e il loro Duende. Africa, come da programma, il 13 luglio, con Haido Ima e Watinoma impegnati a rievocare la figura dei «griot», cantastorie e memoria storica della cultura africana. Gran finale in musica, prima con Mistura Pura e Mr Bobcat (14 luglio: bossa nova, jazz, reggae), poi con Kal (15 luglio, immersione nell’universo femminile della religione afro-brasiliana, mescolando il funk con il samba e altre forme musicali brasiliane) e infine con le percussioni africane della festa del 16 luglio, ultima data del Festival. Concerti e spettacoli iniziano alle 21; l'ingresso è libero con sottoscrizione. All’interno della Fabbrica sarà attivo un tendone con palco per le esibizioni dal vivo e un’area ristoro.

In occasione dei mondiali di calcio saranno proiettate sia le partite dell’Italia sia, in collaborazione con la comunità ecuadoriana Mitad del Mundo e con l’organizzazione SOS Italia Villaggi dei Bambini, quelle dell’Ecuador.

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